Castione della Presolana. “Era la bimba più dolce del mondo. Gioiosa, scherzosa, intelligente”. Poche e commosse parole. Così alcuni parenti descrivono Giada Paolella, la bimba di 8 anni morta nel tragico schianto di martedì sera (7 maggio) sulla provinciale della Valle Seriana a Clusone. Gravemente ferita anche la nonna Paola Migliorati, 60 anni, al volante della Seat Ibiza ridotta a un ammasso di lamiere. “È stabile, ma grave – confida la sorella -. Da Brescia (dove è stata ricoverata agli Spedali Civili, ndr) arrivano poche notizie. Siamo in attesa”.
Martedì pomeriggio, Giada era andata ad allenarsi al centro sportivo di Rovetta dove frequentava un corso di ginnastica artistica. L’ultima lezione della sua giovane vita. Poi, insieme alla nonna, è andata a prendere il fratello di 9 anni a Zanica, dov’era in programma una partita di calcio tra la sua squadra, i pulcini dell’U.S. Rovetta, e i pari età dell’AlbinoLeffe. Sulla via del ritorno, il drammatico incidente.
![Gravissimo incidente a Clusone](https://www.bergamonews.it/photogallery_new/images/2024/05/gravissimo-incidente-a-clusone-771658.jpg)
Per cause ancora da chiarire, una delle due auto avrebbe invaso la corsia opposta causando il frontale. I carabinieri di Clusone stanno cercando di capire quale e perché. Se la Seat Ibiza oppure la Bmw 320 con a bordo una coppia di cinquantenni di Clusone (non gravi). Alla base dell’incidente non sembra esserci un eccesso di velocità: forse una distrazione, forse un improvviso malore. I mezzi sono sotto sequestro e sono stati avviati tutti gli accertamenti del caso.
“Una tragedia enorme in un piccolo paese”
Mercoledì mattina, nelle strade e nei bar di Castione della Presolana non si parla d’altro. Il pensiero è rivolto inevitabilmente a Giada e al suo fratellino, anche lui rimasto ferito e operato al femore all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. La madre – anche su consiglio dei medici – non lo mai ha lasciato solo, visti i terribili momenti passati nell’abitacolo dopo l’incidente.
“Il nostro è un paese piccolo. Ci conosciamo tutti, una tragedia così grande tocca ognuno di noi”, dice un genitore all’uscita da scuola. “Mia figlia era in classe con Giada – prosegue una mamma -. Che volete che vi dica, era una bambina allegra e sorridente, come tante della sua età”. Segue un attimo di silenzio. Prende un grosso respiro e aggiunge: “Certe cose non dovrebbero succedere mai”.
“Abbiamo dedicato la mattinata a Giada”, spiegano dalla scuola elementare della frazione Bratto senza scendere troppo nei dettagli. Ai bimbi che mercoledì hanno visto il banco della loro compagna vuoto è stato spiegato l’accaduto scegliendo accuratamente le parole. Poi, c’è stato un grande abbraccio collettivo. “Poverina la Giada”, ripete una bimba con lo zainetto in spalla alle sue amichette, prima di correre verso il pullmino che la riporterà a casa. “Interverremo nei prossimi giorni con tutti gli strumenti che potremo mettere in campo per affiancare i suoi compagni in questo momento così difficile”, assicura il dirigente Giampaolo Grechi.
La famiglia abita a pochi minuti d’auto dall’Hotel Milano di Bratto, dove i genitori di Giada lavorano come camerieri. “Siamo sconvolti, la bimba frequentava la nostra struttura – commenta il direttore Fabio Iannotta -. Era davvero solare, la gioia in persona”.
“Non si hanno parole per tragedie come questa – conclude il sindaco di Castione Angelo Migliorati -. Ci stringiamo forte intorno ai familiari, in particolare alla mamma Laura e al papà Roberto“. I funerali avranno luogo nella chiesa parrocchiale di Bratto sabato 11 maggio alle 15. Lo stesso giorno sarà proclamato lutto cittadino.
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