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L'operazione

Trento, smantellato traffico di droga per oltre 10 milioni: arresti anche in provincia di Bergamo

Un'indagine della Guardia di Finanza ha portato all'applicazione di 38 misure cautelari e al sequestro di più di 80 chili di sostanza stupefacente

Trento. Una lunga indagine che dopo settimane di sviluppi ha portato all’applicazione di 38 misure cautelari, anche nel territorio bergamasco, e al sequestro di  più di 80 chilogrammi di droga.

I finanzieri del Comando Provinciale di Trento – coadiuvati da personale dello Scico, dei Reparti territoriali del Corpo sul territorio nazionale e della Sezione Aerea di Bolzano – hanno dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Trento, che ha disposto l’applicazione di misure cautelare nei confronti di 38 persone (di cui 27 in carcere ed 11 obblighi di dimora), nonché il sequestro di beni e disponibilità finanziarie per oltre 10 milioni di euro.

Le misure cautelari sono state eseguite nelle province di Trento, Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Bolzano, Verona, Pavia, Cremona e Livorno e sono il risultato di una complessa attività d’indagine avviata a dicembre 2021 e condotta dal Gico del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trento.

36 dei 38 coinvolti sono di nazionalità estera (albanesi, tunisini, marocchini e portoghesi), ritenuti a vario titolo responsabili di aver partecipato a due associazioni per delinquere che erano dedite al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish, marjuana ed eroina), provenienti da altre regioni italiane e destinate quasi interamente al territorio del Trentino.

L’articolata indagine ha individuato i principali clienti e fornitori del traffico di droga e ha identificato la fitta rete dei partecipanti dei due gruppi criminali.

Le dosi venivano occultate (interrate) lungo gli argini di fiumi o all’interno di un parco pubblico per la successiva attività di cessione ai consumatori finali.  In altri casi, è emerso che gli indagati utilizzavano autovetture prive di copertura assicurativa e lasciate in parcheggi pubblici, nelle adiacenze del centro storico del capoluogo trentino, come magazzini temporanei per lo stoccaggio della sostanza stupefacente, in attesa dello spaccio.

La vendita della sostanza stupefacente avveniva solitamente a Trento e Rovereto, all’interno di parchi e giardini pubblici, ed era rivolto ad un’estesa rete di clienti, anche di giovane età.

Nel corso delle investigazioni sono state sequestrati oltre 49 chili di hashish, 20 chili di cocaina, oltre 5 chili di eroina, sostanze da taglio per circa 12 chili, 1 arma da sparo, denaro contante per oltre 111.000 euro e materiale vario per il confezionamento della droga.

Analizzando la merce ritrovata è stato quantificato il profitto illecito che le consorterie hanno ottenuto dal traffico di sostanze stupefacente in oltre 10 milioni di euro.

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