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Teatro

Danza, divertimento e partecipazione: la Revolution accende i motori del decimo Donizetti Opera Festival

Sono ufficialmente iniziate le attività della decima edizione, con un assaggio del prossimo festival, che si terrà a Bergamo dal 14 novembre al 1° dicembre

Bergamo. Travolgente, esilarante ma anche commovente. Se l’opera lirica, il genere musicale che ha reso e rende l’Italia famosa in tutto il mondo, è immortale, Donizetti sa essere anche sorprendente. Con la Donizetti Revolution di venerdì 3 maggio Francesco Micheli e Alberto Mattioli (rispettivamente direttore e drammaturgo del Donizetti Opera Festival, ndr) hanno ancora una volta “rivoluzionato la rivoluzione”, iniziata dal celebre compositore bergamasco.

La Revolution, che ha visto Automha nei panni di presenting partner, è un assaggio originale e forse un po’ ribelle del prossimo festival, che si terrà a Bergamo dal 14 novembre al 1° dicembre. E così le note delle arie e delle cavatine si sono mescolate in modo imprevedibile all’attualità, alla riflessione, a spezzoni di film intramontabili. Si è parlato di amore, nella forma più bella che possa esistere, di guerra e distruzione, di speranza e futuro attraverso le trame e i personaggi delle opere in scena alla kermesse: Zoraida di Granata, Don Pasquale, Roberto Devereux e LU OpeRave, che torna dopo il successo del debutto nel 2023.

Francesco Micheli ha trovato ancora una volta una formula sorprendente per arrivare al cuore delle persone: grande spazio hanno avuto le ormai celebri Favorite, il gruppo di splendide ballerine âgé che dal debutto del 2022 hanno continuato ad essere fedeli amiche del Teatro Donizetti. Per tutto lo spettacolo Micheli ha potuto contare su una preziosa spalla d’appoggio: il coro diretto da Silvia Lorenzi e formato dagli studenti del Liceo delle Scienze Umane e Liceo Musicale “Paolina Secco Suardo”, dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Caterina Caniana” e dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Cesare Pesenti” di Bergamo.

 

Donizetti Revolution - foto dal sito di Teatro Donizetti

 

I video realizzati da Annachiara Di Stefano hanno regalato un momento di grande tenerezza e allegria: sul grande schermo gli studenti della Scuola primaria “Scuri” – Istituto comprensivo “I Mille”, alle prese con la complessa trama di Zoraida di Granata, tra triangoli amorosi e cavalieri mascherati. Altra compagna di viaggio è stata la tecnologia che, dopo i primi tentennamenti iniziali, è riuscita a coinvolgere il pubblico in un dialogo costante e in diretta.

Sul palco solo alta qualità. Accompagnati dalla pianista Hana Lee, gli artisti hanno proposto brani tratti dalle opere in tabellone. Il celebre baritono Simone Piazzola ha catturato i presenti con l’aria di Malatesta “Bella siccome un angelo” tratta dal Don Pasquale. Grazie alla talentuosa Sabrina Gárdez Norina è diventata una ragazza moderna e allo stesso tempo senza età come Marilyn Monroe. Marianna Mappa riesce nell’impresa di far emergere l’amore profondo di Elisabetta per l’uomo che la tradiva. Grazie all’interpretazione di Mappa abbiamo visto la donna oltre la regnante.

Grande finale con il performer David Blank, già protagonista nel 2023 di LU OpeRave, che tornerà anche nel 2024. In LU OpeRave la musica di Donizetti incontra l’elettronica e le nuove tendenze. Il titolo richiama la più celebre delle opere di Donizetti, Lucia di Lammermoor, alla quale gli autori di questo progetto sperimentale si sono ispirati. Lo spettacolo, che si svolgerà in un luogo cittadino non convenzionale, con spazio alla convivialità e il pubblico parte integrante dell’azione.

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