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L'intervento

Primo Maggio, celebrare la dignità e l’importanza del lavoro umano nella costruzione di un mondo migliore

I lavoratori non sono solamente risorse per l'azienda, ma rappresentano il cuore pulsante che porta al successo della società stessa

*Norma Scandella, classe 1967 originaria di Clusone, dal 1996 partecipa alla costituzione della società Sinergia Spa, dal 2020 ne è presidente e la gestisce con la figlia Maria e con altri 120 preziosissimi collaboratori. L’azienda si occupa di progettazione e costruzione di macchine ed impianti per la produzione e il trattamento dell’aria e dei gas compressi. Da 5 anni la sede di Sinergia è ad Albino, in un plesso produttivo dove la presenza di aziende e di lavoratori è davvero importante.

“Non sono nata imprenditrice, non provengo da una famiglia di imprenditori, ma la vita mi ha riservato anche questo privilegio: poter sperimentare il mondo del lavoro dal lato datoriale. Penso che la festa del 1° maggio sia anche la mia festa, del resto sempre di lavoratori si parla”

Il significato della Festa dei lavoratori e del “dare lavoro”

Per me, come imprenditrice, la ricorrenza del 1° maggio e il concetto di “dare lavoro” alle persone hanno un significato profondo e tangibile. Questa festa ha radici storiche che risalgono alla metà dell’Ottocento, quando si lottava per ottenere migliori condizioni di lavoro e una maggiore dignità umana. Oggi, il 1° maggio è una celebrazione globale del lavoro e dei lavoratori, un giorno per riflettere sulle conquiste passate e sulle sfide future nel mondo del lavoro.

Il “dare lavoro” va oltre il semplice atto di assumere dipendenti. Significa creare un ambiente in cui le persone possano crescere, svilupparsi e realizzare appieno il loro potenziale. Le persone che scegliamo di avere al nostro fianco non sono solo risorse per l’azienda, ma sono il cuore pulsante che porta al successo dell’azienda stessa. Sono collaboratori preziosi che ci rappresentano con le loro conoscenze e con il loro fare. “Dare lavoro” significa garantire condizioni di lavoro che consentano ai nostri collaboratori di realizzare i loro sogni, di svilupparsi professionalmente e personalmente. È un impegno a mettere a disposizione un ambiente di lavoro inclusivo, rispettoso e gratificante, dove ciascuno possa esprimere appieno la propria personalità e contribuire al successo dell’azienda.

Le aziende come la mia, che si basano su collaboratori responsabili, preparati, fedeli, ingegnosi e intraprendenti, sono in grado di cogliere le opportunità offerte dal mercato e di affrontare le sfide con successo. Il successo aziendale non riguarda solo l’azienda stessa, ma anche tutti coloro che vi partecipano, assicurando un futuro professionale e personale al di là del contesto lavorativo. Sui risultati e sulla garanzia del lavoro si fanno progetti di vita. In questo contesto, il 1° maggio diventa una festa del “LAVORO” in generale, una celebrazione della dignità e dell’importanza del lavoro umano nella costruzione di un mondo migliore. È un momento per riflettere sulle nostre responsabilità come imprenditori e per rinnovare il nostro impegno a creare ambienti di lavoro inclusivi, stimolanti e gratificanti per tutti.

 

norma scandella sinergia
La sede di Sinergia e, nel riquadro, Norma Scandella

 

Gli stipendi italiani, tra i più bassi in Europa

È complesso trovare soluzioni che rivoluzionino rapidamente la questione degli stipendi nel mondo del lavoro. Al momento, il confronto con gli stipendi europei è difficile, considerando le varie condizioni di vita in ciascun paese. Tuttavia, sarebbe auspicabile avere una contrattualistica europea che valorizzi le condizioni di lavoro e consenta una competizione equa tra lavoratori e aziende, che attualmente operano su piani diversi.

Personalmente, ritengo che in Italia la qualità della vita non sia affatto scarsa, specialmente negli ultimi anni grazie agli interventi governativi come i benefit, i voucher, l’assegno unico e i vari bonus, sebbene alcuni di essi richiedano un’attiva partecipazione da parte del cittadino per essere ottenuti. Tuttavia, non possiamo pretendere che lo Stato riduca i contributi e le tasse sugli stipendi, poiché ciò comporterebbe altre difficoltà, privando il governo di fondi essenziali. Allo stesso tempo, non possiamo fare gravare solo sulle aziende l’onere di aumentare gli stipendi, rischiando di comprometterne la competitività internazionale, che già oggi è una sfida.

Forse la soluzione risiede nell’incrementare le prestazioni delle aziende attraverso l’impegno e la responsabilità maggiori dei dipendenti, i quali potrebbero contribuire in modo significativo al successo aziendale e, di conseguenza, a una migliore retribuzione.

Il coinvolgimento delle donne nel mondo del lavoro

Non credo che in Italia vi siano degli sbarramenti all’ingresso delle figure femminili all’interno del mondo del lavoro. Le donne che lo vogliono, lavorano tutte. Ci sono poi lavori che sono più idonei alle caratteristiche femminili e altri che invece stanno meglio in mano agli uomini.

Quando però una donna diventa mamma, allora tutto cambia, la piacevolezza dello stare con il proprio bimbo rende difficoltoso il rientro al lavoro proprio per la difficoltà di separarsi dallo stesso. D’altra parte la necessità di lavorare va di pari passo con i maggiori costi generati dall’arrivo dei bambini. Altro tema sono poi gli aiuti messi a disposizione per accogliere i piccoli intanto che la mamma va a lavorare. Gli asili nido non sempre coprono il fabbisogno complessivo e l’innalzamento dell’età pensionabile, rende indisponibili i nonni che per lungo tempo sono stati una risorsa preziosa. Sistemare il capitolo famiglia è una fase temporanea che coinvolge prevalentemente le donne dai 25 ai 40 anni, dopo questo periodo le donne che vogliono ritornano al lavoro più forti che mai.

Le quote rose nei Cda

Apprezzare il valore delle donne presenti nei Cda, è ormai compreso anche da quelle compagnie soprattutto di grandi dimensioni, con compagine prevalentemente maschile, che sono state obbligate ad inserirle dall’imposizione legislativa. Credo che il processo sia irreversibile proprio per i meriti di queste ultime.

La società italiana e il tremendamente alto numero di neet, adolescenti che non studiano e non lavorano

Il valore di ogni singola persona è irrinunciabile sia nella scuola che nel mondo del lavoro pertanto vedere giovani ragazzi incastrati è davvero un peccato. La società contemporanea spesso promuove l’idea che il successo e la realizzazione personale siano strettamente correlati al conseguimento di un titolo di studio, come almeno un diploma di scuola superiore e preferibilmente una laurea. Non vorrei pensare che questi ragazzi si trovino in difficoltà proprio perché si misurano con questi stereotipi e si sentono inadeguati. Spesso queste situazioni sono conosciute solo dalle famiglie che non sempre gradiscono interferenze esterne, convinte che queste situazioni prima o poi si sistemino. Ovvio che nel modo del lavoro questi ragazzi possono rigenerarsi, ma devono volerlo.

L’avvento dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro

È indubbio che l’intelligenza artificiale (IA) stia già giocando un ruolo significativo nella nostra vita quotidiana, spesso in modo trasversale e sottile. Con il continuo progresso tecnologico, ci aspettiamo che l’IA continuerà a rivoluzionare e ottimizzare i processi aziendali in modi sempre più sorprendenti. Un impatto notevole sarà la liberazione delle persone da compiti ripetitivi e noiosi, consentendo loro di concentrarsi su attività più creative e significative.

In questo contesto di trasformazione digitale, la nostra curiosità personale sarà un’alleata fondamentale. La capacità di adattarsi, imparare e comprendere nuove tecnologie sarà cruciale per navigare con successo attraverso questa transizione. Proprio come abbiamo affrontato le trasformazioni dall’era del dopoguerra fino ad oggi, la nostra curiosità e la nostra volontà di apprendere continueranno a guidarci nel futuro.

 

Intelligenza artificiale

 

Tuttavia, è importante anche essere consapevoli dei possibili impatti sociali ed etici dell’IA e lavorare per garantire che questa tecnologia sia utilizzata in modo responsabile e benefico per l’intera società. Con una combinazione di curiosità, consapevolezza e impegno etico, possiamo affrontare le sfide e cogliere le opportunità offerte dall’avvento dell’intelligenza artificiale.

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