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Val brembana

San Pellegrino, una passerella tra terra e cielo: nel ricordo del campione Dario Acquaroli fotogallery

A San Pellegrino gioia ma anche lacrime di commozione per l’intitolazione della nuova passerella sul Brembo a ricordo del campione di mountain bike. Apertura prevista dopo l’estate

San Pellegrino. Un ponte che collega le due sponde del fiume Brembo, ma che, idealmente, collega terra e cielo, nel ricordo di Dario Acquaroli. Sabato 27 aprile, a San Pellegrino Terme, è stata ufficialmente intitolata al campione sanpellegrinese di mountain bike, scomparso lo scorso anno nel giorno di Pasqua, la nuova passerella pedonale sul Brembo. Una giornata di festa, bagnata da qualche lacrima di commozione, inserita durante l’evento “Acquaman BikEvent”, dedicato proprio al ciclista.

Una passerella ad arcata unica in acciaio e pietra con pavimento in legno, lungo 68 metri con larghezza sui due lati di 6,70 metri fino a restringersi a 3,50 metri a metà, dove si trova il punto più alto. Un ponte pedonale che collega le due sponde del Brembo tra il comune e il Grand Hotel, che rimane a ricordo del grande campione.

“Tutto nato da un’idea spontanea del comitato Dario Acquaroli – spiega Sara Taiocchi, membro del comitato – promossa da Roberto Astori, grande amico di Dario. Un’idea nata circa un anno fa, quasi in concomitanza con l’inizio dei lavori per la nuova passerella”.

Lavori di cantiere iniziati a novembre 2022, con le prime prove, necessarie per affrontare al meglio la complessa realizzazione della carpenteria metallica di un ponte in arco molto ribassato, come spiegato dall’ingegner Agostino Mauri, progettista e direttore dei lavori (che ha collaborato con le imprese Brozzoni e Fantoni), mentre la posa del ponte è stata affidata all’impresa Cosmet di Clusone. Dopo un lavoro preliminare di taratura dei pali di fondazione (necessario vista l’enorme spinta sui fianchi), a fine 2022 sono iniziati i lavori di geotecnica e di consolidamento, con un lavoro preliminare di controllo sui cedimenti dei pali di fondazione. A fine 2023 Brozzoni e Nuova Perforazione hanno iniziato i lavori di carpenteria, mentre la costruzione in loco è iniziata a metà gennaio di quest’anno. Un’opera, dal costo complessivo di 2 milioni e 224 mila euro (con un milione di fondi regionali), che dovrebbe essere aperta entro settembre, dopo la conclusione degli ultimi collaudi mancanti.

“Era appena successo l’evento tragico dello scorso anno, quando, nel frattempo, erano iniziati i lavori del ponte – spiega Fausto Galizzi, sindaco di San Pellegrino –. Poco dopo, un gruppo di amici ci ha proposto di intitolare l’opera a Dario, un esempio sportivo e umano, una persona concreta e seria. Un’idea che l’amministrazione ha accolto volentieri. Un ponte che nasce idealmente nei primi anni Duemila, quando un concorso di idee, fatto da professionisti, ha presentato il progetto. Un’opera che ha generato anche qualche polemica, ma sono convinto che faccia più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”.

“Ciò che mi ha colpito di più è la grande dignità della famiglia di Dario, il coraggio della sua compagna Maddalena – presente all’inaugurazione – , che ha perso un pezzo di cuore. È un’eroina dei nostri tempi – ha spiegato Lara Magoni, sottosegretario regionale allo sport e ai giovani -. Questo ponte è un segno bellissimo che unisce la famiglia e gli amici di Dario con il cielo. Un ponte pedonale, ma anche un ponte del cuore, un ponte che è simbolo di quello che esiste tra cielo e terra. Oggi è un momento malinconico, ma dobbiamo ricordarci di vivere ogni giorno il bene e l’amore, anche nel ricordo di Dario”.

“Una giornata di festa, ma anche di commozione e ricordo – come ha ricordato anche il consigliere regionale Jonathan Lobati – per un ponte che unisce, dedicato ad un grande campione del nostro territorio”.

Un ponte che aspetta gli ultimi passaggi tecnici prima dell’apertura ufficiale: “il 5 maggio dovrebbe esserci il collaudo – spiega ancora il sindaco Galizzi -. I dati dei rilievi saranno poi inviati al Politecnico di Bari, per essere processati e per fare la progettazione dello smorzatore di oscillazione. I tempi di apertura del ponte dipendono dalla realizzazione di quest’ultimo”.

Una giornata di festa e di ricordo, conclusa con il commovente ricordo di Loredana Acquaroli, sorella di Dario, che ha ringraziato tutti i presenti nel ricordo del fratello, in un momento di grande commozione.

“Dario era molto orgoglioso del suo paese, aveva San Pellegrino nel cuore – ha ricordato Roberto Cattaneo, suo allenatore – . Ogni volta che passeremo di qua, ci sarà uno sguardo verso questo ponte, che arriverà dritto al cuore, nel ricordo di Dario. Oggi scende qualche lacrima sul nostro viso, ma sono sicuro che Dario stia sorridendo da lassù”.

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