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Stagione 2, 3ª puntata

Un drink con… Ilaria Ghisalberti, da Zogno alla Coppa del Mondo di sci: “Ho sempre sognato e continuo a farlo” video

A 23 anni la discesista della Val Brembana ha conquistato la classifica di specialità di Gigante in Coppa Europa garantendosi un posto fisso nel circuito mondiale: "Faccio quello che sognavo di fare da bambina, quando i miei genitori mi hanno messo sulla neve"

Dalle prime cadute a Lizzola a 6 anni, quando la mentalità si forma, al podio in Coppa Europa che l’ha proiettata ad arrivare fino alla Coppa del Mondo in pianta stabile, col sogno di inseguire i traguardi del suo idolo Sofia Goggia. Ilaria Ghisalberti a 23 anni sta realizzando giorno dopo giorno il sogno che aveva da bambina, da quando, a due anni e mezzo, i genitori l’avevano messa sugli sci.

Partita da Zogno, dalle piste della Val Brembana, scalando circuito dopo circuito. Nel Gigante, la sua specialità regina, quella in cui ha già esordito nel massimo livello. E dove ora sarà di diritto, ad ogni gara: “Un lavoro di tanti anni e tante sfide affrontate, momenti difficili e di incertezza, problemi fisici e momenti in cui non tutto va come si spera”.

Calma, concentrazione, tanto lavoro sulla respirazione. Così è arrivato il primo successo, lo scorso 10 marzo, in Norvegia: “Tante volte ci sono andata vicina e mai ci sono arrivata, era quasi un’ossessione, sapevo di avere le potenzialità. E la prima vittoria è stata una liberazione”.

Ora in Coppa del Mondo la nuova avventura, senza obiettivi già fissati, ma con la determinazione di portare avanti anche il Super G, “una disciplina in cui credo tanto”. Con il “sogno” di Milano Cortina, di poter battere la concorrenza. “La piccola me sognava tanto e continua a sognare”, racconta.

La piccola Ilaria, a tal proposito, voleva già sciare: “Da piccola mi chiedevano cosa avrei voluto da grande io dicevo che avrei fatto la sciatrice. E a chi mi rispondeva che non è un lavoro, dicevo che non era vero”. Certo, l’inizio non è stato proprio dei migliori: “La prima volta sulla neve avevo più o meno tre anni, ero a San Simone con una maestra che conosceva mia mamma: ho pianto e urlato per un’ora. Disse ai miei genitori che proprio non mi piaceva sciare, che non l’avrei mai fatto. Loro hanno insistito, sciavo tra le gambe di papà e avevo l’esempio di mia sorella. Hanno avuto ragione”. Eccome.

Questo e molto altro nella puntata numero 14 di “Un Drink Con…“. realizzata come sempre all’Hortus, in via Tasso 88 a Bergamo: il video completo è disponibile nell’apertura dell’articolo, sul nostro canale YouTube, in podcast su tutte le piattaforme, da Spotify ad Apple Podcast.

E, come sempre, salute.

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