Bergamo. Fino all’ultimo respiro, perché così è più bello, anche se più sofferto. L’Atalanta torna in finale di Coppa Italia per la terza volta nell’era Gasperini, ribaltando l’1-0 incassato all’andata con un 4-1 che matura soltanto nei minuti finali, anzi finalissimi. Fiorentina battuta, vendicato il ko interno di due anni fa nei quarti e seconda finale consecutiva contro la Juventus, che nel 2021 si era aggiudicata la sfida del Mapei Stadium per 2-1: a Roma il 15 maggio sarà rivincita. E a gennaio sarà anche Supercoppa Italiana.
Le scelte di Gasperini - squalificato e in tribuna, con il fido vice Gritti a bordocampo a dare indicazioni - ricadono su nove undicesimi della formazione di Anfield, con le uniche eccezioni che sono in porta, dove c’è Carnesecchi, e la presenza di Kolasinac, che nel Merseyside era in tuta per un risentimento muscolare.
Una sorta di ‘undici di gala’ che immediatamente fa capire quali sono le intenzioni della Dea, con un atteggiamento particolarmente offensivo con i braccetti della difesa che prendono gli esterni offensivi avversari, prendendosi anche rischi più che calcolati. Ma che, alla fine, dicono bene: Ruggeri può stare più alto e ha spazio per ribaltare velocemente il fronte nell’occasione in cui Koopmeiners si invola verso la porta, segnando l’1-0 che rimette tutto in parità dopo 8 minuti.
Ne passano altri cinque prima che la Nord esploda ancora, per un destro secco di Scamacca nel sette dal limite, annullato però a causa di un fallo a centrocampo: poteva cambiare l’inerzia della partita. Poco cambia, in realtà, perché al raddoppio ci vanno vicini anche De Ketelaere e Ruggeri, anche se il gol non lo trovano.
A inizio ripresa l’ennesimo turning point, che dice ancora bene alla Dea: Milenkovic si fa espellere, lascia la Fiorentina in dieci e l’Atalanta entra ancora più in controllo della partita, con Italiano che vara un 5-3-1 iper difensivo, pur senza rinunciare ad aggredire in avanti quasi a tutto campo. Sulla prima e unica proiezione offensiva che ne deriva, arriva il clamoroso pari di Martinez Quarta, perso da Hien, autore anche del fallo ingenuo su Kouamé.
Gli ingressi di Pasalic, Lookman e Miranchuk per Kolasinac, Zappacosta ed Ederson sbilanciano ancora di più la squadra, ma a provvedere ci pensa il solito Scamacca con una semirovesciata nell’area di rigore che manda in visibilio il Gewiss Stadium. Acquisita la nuova parità nell’aggregate, l’Atalanta continua a spingere senza il panico del risultato negativo: è un dominio quasi totale e il gol che vale il pass per finale arriva all’ultimissimo minuto di recupero con Lookman (e la revisione del Var).
Il sigillo di Pasalic manda in visibilio il Gewiss Stadium, che festeggia la finale in una serata più che memorabile, ma con un enorme neo: il giallo di Scamacca per un evitabile fallo a centrocampo all’80’ che lo costringerà a guardare dagli spalti la finalissima dell’Olimpico.
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— Atalanta B.C. (@Atalanta_BC) April 24, 2024
Atalanta-Fiorentina 4-1
Marcatori: 8′ Koopmeiners (A), 68′ Martinez Quarta (F), 75′ Scamacca (A), 95′ Lookman (A), 98′ Pasalic (A)
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac (70′ Pasalic); Zappacosta (74′ Miranchuk), De Roon, Ederson (70′ Lookman), Ruggeri; Koopmeiners; De Ketelaere, Scamacca. A disposizione: Musso, Rossi, Comi, Djimsiti, Bonfanti, Hateboer, Bakker, Adopo, El Bilal, Siren Diao. All. Gritti
Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Dodo (83′ Kayode), Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Bonaventura, Mandragora (83′ Comuzzo); Nico Gonzalez, Beltran (60′ Duncan), Kouamé (83′ Ikoné); Belotti (55′ Martinez Quarta). A disposizione: Christensen, Martinelli, Parisi, Faraoni, Arthur, Infantino, Maxime Lopez, Barak, Castrovilli, Sottil. All. Italiano
Arbitro: La Penna
Ammoniti: 42′ Mandragora (F) per gioco falloso, 56′ Kolasinac (A) per gioco falloso, 68′ Dodò (F) per eccesso di esultanza, 80′ Scamacca (A) per fallo di gioco
Espulsi: 53′ Milenkovic (F) per gioco falloso su chiara occasione da gol
Note: recupero 4′ pt e 5′ st, spettatori: 14.909, incasso: 540.328
I gol
8' 1-0 Koopmeiners - Ruggeri trova spazio a sinistra per spingere e servire centralmente in direzione di Koopmeiners, che vince il rimpallo con Mandragora e vola verso la porta battendo Terracciano col sinistro.
68' 1-1 Martinez Quarta - Biraghi pennella un cross di testa su punizione e l'argentino tutto solo dentro l'area incorna il pareggio.
75' 2-1 Scamacca - Il numero 90 nerazzurro si inventa una clamorosa semi-rovesciata dentro l'area dopo una torre di De Ketelaere che va direttamente all'angolino basso.
90+5' 3-1 Lookman - Sinistro rasoterra dopo essersi girato in area sul filo del fuorigioco.
90+8' 4-1 Pasalic - Corsa finale del croato che arriva tutto solo davanti al portiere e lo scavalca con un tocco dolce dolce.
La moviola
13' - Scamacca scaglia in porta un destro potentissimo dal limite che si insacca nel sette, ma l'azione è viziata da un pestone di Koopmeiners su Beltran che fa optare La Penna, dopo visione al Var, per l'annullamento.
53' - Scamacca va in fuga sulla verticalizzazione di De Ketelaere, Milenkovic lo stende in tackle mentre è lanciato verso la porta: rosso diretto automatico.
90+5' - Lookman calcia in porta il possibile 3-1 dopo aver ricevuto in posizione dubbia: il guardalinee valuta il fuorigioco, poi il Var corregge la sua decisione.
Il momento chiave
L'ammonizione di Scamacca - Un fallo inegnuo all'80', a centrocampo, in una situazione non pericolosa, lo priverà della possibilità di giocare la finale.
Il migliore in campo
Gianluca Scamacca - Gli viene tolto uno dei gol più belli della sua carriera, lui non demorde e continua a giocare per e con i compagni in maniera brillante. Ne segna un altro, si inventa una rovesciata senza senso nel momento più difficile, riprendendosi ciò che gli era stato tolto. Provoca anche l’espulsione di Milenkovic. Ma quel giallo...
Le dichiarazioni
Vincenzo Italiano: “Le grandi parate di Carnesecchi all’andata hanno tenuto aperto il risultato, l’espulsione di Milenkovic ci ha complicato tutto e non era mai successo, a volte concedevamo anche un gol. Stavamo difendendo con un blocco basso, compatti e con ordine, cosa che non facciamo spesso. Sull’uscita di Carnesecchi su Gonzalez ci può stare un rigore e anche l’espulsione di Scamacca mancata all’andata. Sono episodi e il calcio è fatto anche di questo".
Tullio Gritti: “Queste sono cose bellissime. È un premio per tutti, perché non abbiamo mai deciso di scegliere un trofeo come qualcuno diceva: l’Atalanta è questa, una squadra che dà il massimo per qualsiasi competizione. Un plauso gigantesco a tutti i ragazzi”.
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