Mi occupo di consulenza finanziaria dal 2005 ma dopo il 2008 è sempre maggiore la richiesta da parte dei clienti di trovare delle soluzioni che tutelino il loro patrimonio, che lo proteggano da scossoni e perdite inaspettate.
Quando affrontiamo questo tema sottolineo che la protezione del capitale è messa a rischio sostanzialmente in due fasi della vita dell’investitore:
1) Durante la fase di accumulo o risparmio. Le cause possono essere varie: forti storni dei mercati azionario e/o obbligazionario (es. forte aumento inflazione; fallimento Lehman; bolla tech; …), situazioni socio-politiche (es. guerra Ucraina-Russia; Guerra Medioriente; …), situazioni esogene (es. Covid)
2) Quando si viene a mancare. In questo caso dipende molto da quanto l’investitore è stato capace di pianificare la propria successione. Le minacce al patrimonio possono essere legate a: mancata pianificazione; scelte di investimento sbagliate; mancanza di testamento; liti fra eredi; mancata individuazione del/i successore/i in azienda; ….
È da poco trascorsa la Pasqua…sapete quanti clienti, in battuta, mi hanno detto che a parte Gesù purtroppo non avevano sentito nessuno che dopo la sua morte è potuto tornare indietro a sistemare le cose e farle fluire come desiderava, magari anche “tirando le orecchie” ad eredi particolarmente litigiosi!?
Eppure il più delle volte è questione di affrontare con lucidità e razionalità la questione.
Mettere da parte atteggiamenti scaramantici per sistemare gli investimenti in modo che siano funzionali ai propri obiettivi e soddisfino quindi i propri desideri.
A volte la scelta dell’investimento non è sufficiente a raggiungere l’obiettivo. A volte le scelte di natura finanziaria devono essere combinate con soluzioni prettamente giuridiche per riuscire a raggiungere il livello di tutela del patrimonio desiderato.
Lo strumento più semplice che ciascuno di noi ha a disposizione è il testamento.
Purtroppo ancora oggi mi trovo con clienti convinti che per fare testamento si debba per forza andare dal notaio. Ma c’è anche la possibilità del cosiddetto testamento olografo: l’importante è che sia scritto di proprio pugno, datato e firmato.
Oltre al fatto di essere gratuito questa tipologia di testamento ha un altro importante vantaggio: è possibile modificarlo o sostituirlo quante volte si vuole, l’importante è che si metta la data in cui è stato scritto. Nel caso in cui le modifiche successive siano in contrasto con quanto detto precedentemente, fa fede l’ultima versione. Se si tratta invece di specifiche o aggiunte, vanno ad integrare la versione precedente.
Se non troppo complicato io solitamente suggerisco ai miei clienti di rifare completamente il testamento, eliminando la versione precedente, così da evitare malintesi o situazioni dubbie.
Grazie al testamento è possibile esprimere la propria volontà su quanto si desidera accada una volta che si è venuti a mancare in merito a tutta la sfera patrimoniale – immobiliare e mobiliare – o ad una sola specifica parte della stessa.
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