Dopo il progetto pilota di agricoltura sociale – con 2 educatori e 15 tirocinanti – l’attenzione è rivolta alla manutenzione del verde pubblico di Treviglio, coinvolgendo giovani disabili affiancati da educatori professionali e un raggruppamento di tre imprese; ma in futuro le risorse del ‘Fondo per l’Inclusione’, istituito nel 2022 grazie al coinvolgimento di Fondazione Cassa Rurale di Treviglio, Fondazione della Comunità Bergamasca, Fondazione Banca Popolare di Bergamo e Caritas Diocesana Bergamasca, potrebbe essere esteso ad altri ambiti.
“Il progetto nasce da una sollecitazione giunta da diverse realtà agricole che si sono proposte come soggetti ospitanti – commenta Franco Riz, presidente della Fondazione Cassa Rurale –, ma che esprimevano possibili difficoltà di gestione di ragazzi fragili. Da qui l’impegno delle tre fondazioni e della Caritas di contribuire per sostenere la spesa, con la Fondazione Cassa Rurale a seguire la gestione operativa, affidando all’azienda consortile ‘Risorsa sociale’ la ricerca e selezione degli educatori e il riconoscimento ai giovani tirocinanti di un’indennità mensile”.
“Lo sviluppo del progetto di agricoltura sociale inclusiva in quello legato ad attività di manutenzione del verde pubblico è una buona notizia per i tanti nostri giovani che vedono così moltiplicarsi le opportunità di un buon impiego per loro – aggiunge don Roberto Trussardi, Direttore di Caritas Diocesana Bergamasca – Il lavoro genera autonomia, crescita personale e sociale. Promuovere lavoro di qualità, assecondando le abilità e le inclinazioni di ciascuno, è indispensabile per garantire inclusione e partecipazione, superando la logica antica e frustrante dell’assistenza. Caritas, con le tre fondazioni, è anello di questa rete che sostiene e rilancia quest’approccio innanzitutto culturale. Auspichiamo che questo progetto stimoli anche le nostre parrocchie nell’attivarsi per promuovere sempre di più l’inclusione dei giovani fragili nelle comunità. Tutti insieme possiamo fare la differenza”.
“Siamo scesi in campo a supporto di un approccio prima ancora che di un progetto o di un bisogno specifico: quello di fare rete e costruire relazioni significative con le istituzioni e le organizzazioni del Terzo settore che, insieme, possono fare la differenza. Un modo di agire e di fare solidarietà, quindi, che vuole unire forze, competenze, sensibilità e risorse per generare il miglior impatto possibile per le persone e le comunità – aggiunge Osvaldo Ranica, Presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca – Il successo del progetto di inclusione delle persone con fragilità in agricoltura sociale e ora l’inserimento anche nel settore della manutenzione del verde pubblico è motivo di grande soddisfazione. Fondazione della Comunità Bergamasca non farà mancare il suo sostegno anche in futuro”.
“L’ampliamento del progetto di agricoltura sociale, che in questi mesi ha inserito con successo persone con fragilità nel lavoro agricolo e che oggi si estende ai servizi di manutenzione del verde, in collaborazione con il Terzo settore, è una grande soddisfazione – conclude Armando Santus, presidente della Fondazione Banca Popolare di Bergamo – Offrire reali opportunità di lavoro ed emancipazione ai giovani con diverse abilità è la strada maestra per garantire inclusione e cittadinanza, per tutti. Il progetto che ci vede al fianco della Fondazione della Comunità Bergamasca e della Fondazione Bcc ci dimostra che siamo sulla strada giusta: attraverso il lavoro e l’autonomia riconosciamo il valore di ciascuno, nella propria unicità, e diamo il nostro contributo alla promozione del benessere delle persone e della comunità”.
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