• Abbonati
Verso il 25 aprile

La delusione di Piero Cividalli: “Se la Brigata Ebraica sarà fischiata sarà una vergogna per l’Italia”

Piero Cividalli, ultimo reduce italiano della Brigata ebraica, ha deciso di non tornare in Italia: "Il fatto che la Brigata ebraica sia fischiata o mal tollerata il 25 Aprile è una vergogna per l'Italia"

Bergamo. Piero Cividalli avrebbe dovuto partecipare a un ciclo di conferenze con Stefano Scaletta, storico e autore di un libro sulle vicende della brigata Ebraica, in occasione della festa del 25 Aprile.

Da testimone vivente di quella storia, Piero ha seguito la ricerca di Scaletta e il suo libro “La brigata ebraica fra guerra e salvataggio dei sopravvissuti alla Shoah”, frutto di un lavoro di 4 anni su fonti in ebraico, inglese e italiano. La presenza dell’associazione culturale Italia-Israele “Ada Ascarelli Sereni” al corteo del 25 Aprile, vuole ricordare gli ostaggi israeliani presi nell’attacco del 7 ottobre scorso in Israele ed ancora nelle mani di Hamas.

Con Milano l’associazione sta lavorando per portare più persone possibili alla manifestazione di giovedì a Bergamo.
Recuperare il valore della libertà in comune agli ucraini, al popolo armeno, agli oppositori del regime iraniano e di quello russo, per fare sì che al corteo possano convivere insieme più diversità religiose, più comunità nazionali e pensieri diversi.

Generico aprile 2024

Ecco perché, oltre a quello di Milano, quest’anno, avranno la possibilità di partecipare anche al corteo di Bergamo dato che seguirà l’ottantesimo anniversario dalla fondazione della Brigata ebraica nel 1944. Il presidente dell’associazione Italia-Israele Carlo Saffioti, Simone Paganoni e Matteo Oriani hanno presentato alcune iniziative, come l’uscita di un docufilm dalla durata di cinquantacinque minuti dal titolo “Sette ottobre” realizzato esclusivamente con video registrati dagli israeliani e dai cellulari sequestrati ai terroristi. I membri dell’associazione Italia-Israele hanno inoltre parlato della pubblicazione del libro “Come tutto è cambiato dopo il sette ottobre”, disponibile su Amazon, realizzato da sedici autori tra i quali ricordiamo Marco Paganoni, membro dell’associazione.

L’associazione Italia Israele Bergamo ha deciso di partecipare per la prima volta alla manifestazione del 25 Aprile sotto le insegne della Brigata Ebraica.
“A 80 anni dalla nascita della Brigata – ha illustrato Carlo Saffioti – in linea con il percorso di memoria storica che stiamo portando avanti, abbiamo deciso di partecipare al 25 aprile portando a Bergamo le insegne della Brigata Ebraica, che ebbe un ruolo importante nell’immediato dopoguerra nel nostro territorio. Il 25 aprile è nata come una festa di tutti coloro che contribuirono alla liberazione, compresa la brigata ebraica. A Milano la sua partecipazione è stata osteggiata più volte, a maggior ragione vogliamo portarla a Bergamo per mostrare che il senso di unità deve accomunare tutti e non escludere.”

IL COLLEGAMENTO CON L’ASSOCIAZIONE
“La nostra associazione è intitolata a Ada Ascarelli Sereni – ha illustrato Livia Noris – che contribuì significativamente ad aiutare i bambini e i ragazzi ebrei orfani e sopravvissuti alle persecuzioni e allo sterminio che furono accolti a Sciesopoli a Selvino. La Brigata Ebraica, in accordo con la comunità ebraica di Milano, si prese cura di quei bambini e ragazzi e il primo viaggio verso Israele fu sulla nave Enzo Sereni, intitolata al marito di Ada, che da Israele era stato paracadutato in Europa per aiutare gli Ebrei a fuggire dal nazismo e poi era stato catturato ed era morto a Dachau”

IL MOTTO
“Piero Cividalli, ultimo reduce italiano della Brigata ebraica, – ha proseguito Simone Paganoni – ha appena deciso di non tornare in Italia, dove avrebbe dovuto partecipare – testimone d’eccezione – a un ciclo di conferenze con Stefano Scaletta, storico e autore di un libro sulle vicende della brigata ebraica che contribuì alla Liberazione compiendo il primo sfondamento della Linea Gotica sul Senio. In questi mesi, nel cuore di Piero si è riaperta una ferita, mai del tutto chiusa da quel lontano 1938. Allora, il Paese che era il suo, tradì lui e la sua famiglia, colpita dalle leggi razziste, e oggi ai suoi occhi un pezzo d’Italia sembra tradire di nuovo gli ebrei. Noi qui a Bergamo, provincia che vide impegnata la brigata ebraica nel salvataggio di oltre 800 bambini ebrei orfani, vogliamo essere la voce e il cuore di Piero”

LA PARTECIPAZIONE
“Ringraziamo l’Avv. Carlo Salvioni per averci accolto tra le realtà che parteciperanno al 25 aprile – ha concluso Matteo Oriani – Auspichiamo che anche tutte le altre forze politiche e sociali che presenzieranno condivideranno la nostra scelta e comprenderanno le ragioni che ci hanno spinto a partecipare. Siamo certi che la maggioranza dei partecipanti al 25 aprile condividerà il nostro messaggio e la nostra scelta”

IL MESSAGGIO
La nostra presenza al corteo del 25 aprile, vuole anche ricordare sempre – insieme al cessate il fuoco – anche gli ostaggi ancora nelle mani degli stupratori di Hamas.
Con Milano, stiamo lavorando per portare più persone possibile alla manifestazione del 25 aprile: gente di centrosinistra, di centrodestra e di centro. Associazioni combattentistiche e partigiane. Dare voce agli ucraini, al popolo armeno, agli oppositori del regime iraniano e di quello russo. Stiamo lavorando per superare tutte le difficoltà, per fare sì che, al corteo possano convivere insieme più diversità religiose, più comunità nazionali e più pensieri diversi e, di tutte queste differenze, vogliamo fare, come sempre, una ricchezza grazie ai valori comuni di amore per la democrazia e la libertà, contro i regimi sanguinari di ieri e di oggi.
Ecco perché, oltre a Milano, quest’anno, parteciperemo anche al corteo di Bergamo. Ci saremo per Piero, per testimoniare i valori dell’antifascismo e della democrazia, per ricordare e onorare partigiani e Alleati che hanno combattuto e si sono sacrificati per la difesa di questi valori e per ricordare l’opera della brigata ebraica (onorata della medaglia d’oro al valore militare per la Resistenza) che, a Selvino, nella nostra provincia, presso la colonia di Sciesopoli contribuì ad aiutare e salvare centinaia di bambini ebrei, moltissimi orfani, sopravvissuti ai ghetti e ai campi di concentramento o vissuti per strada e nascosti nelle foreste.
Per questo invitiamo tutti i cittadini e le cittadine e gli esponenti di partito che lo ritengono a scendere in piazza con noi sotto le insegne e in ricordo della Brigata Ebraica. Hanno già garantito la partecipazione, tra gli altri, esponenti della comunità iraniana, armena e diversi esponenti politici.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI