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Istituto Clinico Quarenghi

Salute

Apnee ostruttive del sonno, le terapie per riposare (bene) la notte

L’Istituto Clinico Quarenghi di San Pellegrino ha attivato uno specifico ambulatorio, a cadenza quindicinale, dedicato esclusivamente a questa patologia, avvalendosi di un consulente specialista pneumologo

I disturbi del sonno non hanno ripercussioni solamente nel corso del riposo, incidono anche nel periodo della veglia: da sintomi più lievi, quali stanchezza e difficoltà di concentrazione, con ricadute sulla qualità della vita, si giunge fino a conseguenze di tipo cardiovascolare e neurologiche più serie. In ogni caso, si tratta di patologie che non possono essere sottovalutate, essendo causa, di incidenti stradali (per il classico “colpo di sonno”) o lavorativi, oltre che di condizioni croniche, come l’ipertensione arteriosa cronica, o di episodi acuti, come infarto e ictus.

L’Istituto Clinico Quarenghi di San Pellegrino Terme, in risposta a una sempre più forte richiesta del territorio, ha recentemente implementato l’attività, già svolta da tempo, di diagnosi e terapia dei disturbi respiratori in sonno: in particolare della sindrome delle apnee ostruttive del sonno trattate dall’Ambulatorio di Pneumologia.

 

Apnee ostruttive del sonno, che cosa sono, i sintomi

Secondo la definizione data dall’Istituto Superiore di Sanità “l’apnea notturna ostruttiva è un disturbo relativamente comune che consiste nel rilassamento e nel restringimento delle pareti della gola durante il sonno e nella conseguente interruzione momentanea del respiro. Questa condizione può causare, nella persona che ne soffre, un sonno costantemente disturbato con un conseguente peggioramento della qualità di vita e un aumento del rischio di sviluppare alcune malattie”.

L’interruzione temporanea del flusso di aria può ripetersi anche diverse centinaia di volte nel corso del riposo: “Nei casi più gravi, questi eventi possono accadere circa una volta al minuto o ogni due minuti, si legge ancora sul sito dell’ISS. Ciò determina una riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue. Il sistema cardiovascolare subisce un forte affaticamento, riscontrando aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca.

I principali sintomi, spesso avvertiti non dal paziente, ma dai familiari, sono un forte russamento, respiro rumoroso e faticosoripetute pause nelle quali si intervallano l’ansimare o lo sbuffare. A volte, si accompagnano sudorazioni notturne e risvegli frequenti per la necessità di urinare.

Le principali cause della sindrome delle apnee ostruttive del sonno sono legate a una condizione di sovrappeso, del cosiddetto “collo largo” (circonferenza del collo più grande di 43 centimetri circa), l’assunzione di farmaci con effetto sedativo, fumo, menopausa e abitudine al fumo.

 

Diagnosi e cura

Indicata anche con l’acronimo Osas (Obstructive Sleep Apnea Syndrome), colpisce più comune gli uomini (un rapporto uomo/donna di 3:1) tra i 40 e gli 80 anni, con un picco tra i 50 – 55 anni. 

La diagnosi si basa sulla visita da parte dello specialista e sull’impiego della polisonnografia, il monitoraggio dell’attività cardio respiratoria durante il sonno al proprio domicilio, con l’applicazione dell’apparecchio da parte del personale sanitario che, il giorno seguente, rivalutando il tracciato, potrà accertare o meno la patologia.

Le terapie si basano sull’adozione di corretti stili di vita, come la perdita di peso, l’adozione di una corretta postura durante il sonno, ridurre il consumo di alcol particolarmente prima di andare a letto, smettere di fumare.

Nei casi più seri, è possibile utilizzare dispositivi per la ventilazione meccanica (CPAP) o di avanzamento mandibolare (MAD) per portare in avanti la mandibola e la lingua durante il sonno.

 

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Istituto Clinico Quarenghi: potenziato l’Ambulatorio

L’Istituto Clinico Quarenghi di San Pellegrino ha attivato uno specifico ambulatorio, a cadenza quindicinale, dedicato esclusivamente a questa patologia, avvalendosi di un consulente specialista pneumologo.

Eugenio Vitacca, laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano con Specializzazione in Tisiologia e Malattie apparato respiratorio, per oltre 25 anni responsabile dell’ambulatorio per i disturbi respiratori del sonno agli Spedali Civili di Brescia, oggi è anche consulente di Medicina del sonno all’Unità di Pneumologia riabilitativa all’Istituto di ricerca Maugeri.

“I disturbi respiratori del sonno costituiscono un problema frequente e di rilevanza crescente nella popolazione – afferma – sia per i rischi di incidente, lavorativo e stradale, da sonnolenza diurna sia per le conseguenze cardiovascolari e neurologiche. Entro con enorme soddisfazione nella squadra dell’Istituto Clinico Quarenghi, in particolare nell’ambulatorio, già di alto livello, di Pneumologia. Insieme garantiremo al territorio una risposta qualificata a un problema diffuso”.

L’obiettivo della Clinica è rispondere a una sempre maggiore richiesta, particolarmente presente nel territorio bergamasco, e con l’intento di migliorare l’offerta, garantendo ai pazienti un percorso completo di diagnosi, cura e follow up. 

L’ambulatorio si occupa, nello specifico, della valutazione di pazienti inviati dal medico di medicina generale o da altri specialisti che presentano sintomi tipici della sindrome delle apnee ostruttive del sonno, nonché la presa in carico dei pazienti risultati positivi alla polisonnografia sia nella fase terapeutica (in particolare per l’adattamento alla CPAP e le sua prescrizione), sia nella fase di follow up, programmando i necessari controlli per la verifica dell’efficacia e dell’aderenza alla terapia.

 

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