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Sesta edizione

Torna il Bergamo Job Festival: 847 studenti a colloquio con 185 aziende, lo scorso anno assunti in 115

L'iniziativa è rivolta agli studenti dell’ultimo anno di 10 istituti superiori della provincia organizzata da Confindustria Bergamo in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale e Uninmpiego Confindustria

Bergamo. Ottocentoquarantasette studenti e 185 aziende, per circa 5.000 colloqui programmati: questi in estrema sintesi i numeri del Bergamo Job Festival 2024, iniziativa rivolta agli studenti dell’ultimo anno di 10 istituti superiori della provincia organizzata da Confindustria Bergamo in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale e Uninmpiego Confindustria.

Un evento giunto alla sua sesta edizione con questa denominazione, ma che ha “antenati” illustri nei saloni aziendali che dal 2013 al 2018 hanno caratterizzato l’attività di orientamento e dai quali hanno ereditato l’importanza di un momento d’incontro tra diplomandi degli Istituti tecnici e professionali a indirizzo tecnologico di città e provincia e le aziende del territorio, con l’obiettivo di favorire l’occupabilità futura dei ragazzi.

Il nuovo ciclo di incontri, programmato dal 16 aprile al 3 maggio, si svilupperà su 8 campus in presenza, tra i quali debutta quello dedicato all’indirizzo CAT, Costruzioni, Ambiente e Territorio.

Tra le aziende partecipanti l’interesse è soprattutto rivolto a profili meccanici e meccatronici (30%), elettronici (19%), manutentivi e di assistenza tecnica (17%), ma se nel primo caso il “match” è perfetto, negli altri due la disponibilità di studenti è molto limitata.

“Un mismatch che anche tramite eventi come questo vogliamo arrivare a colmare – sottolinea Marco Manzoni, vicepresidente di Confindustria Bergamo con delega all’Education – L’incontro tra scuola e mondo del lavoro può essere proficuo in questo senso, dobbiamo allenarci a questo scambio per favorire un’evoluzione della preparazione dei nostri giovani che li porti all’inserimento lavorativo, incontrando le necessità aziendali. Viviamo in un territorio ricco, ma dobbiamo dare una continuità generazionale a certe professioni”.

Importante, a questo proposito, fornire un quadro generale del contesto bergamasco, che continua a essere tra i primi posti in Italia per minor tasso di disoccupazione, al 2,8% tra i 25 e i 34 anni e addirittura solo l’1,1% tra gli over 50.

Dato positivo, ma con un limite, come sottolinea il direttore generale di Confindustria Bergamo, Paolo Piantoni: “Abbiamo un’alta necessità di persone e se facciamo una proiezione delle curve demografiche la situazione rischia di essere drammatica, perché nei prossimi 20-25 anni perderemo popolazione. Se non abbiamo persone oggi, ne avremo ancora meno in futuro. Per questo da tempo dedichiamo un’attenzione particolare ai giovani: col progetto Job Festival intendiamo definire una strategia di futuro, che esalti la vocazione manifatturiera del nostro territorio ma anche, se non soprattutto, il valore aggiunto che l’industria genera”.

Nel 2023 il 57% delle aziende non ha trovato sul mercato le risposte alle proprie esigenze dal punto di vista del personale e allora diventa ancora più significativo, invece, il risultato ottenuto lo scorso anno durante il Job Festival: 45 aziende hanno assunto 115 ragazzi, il 95% dei quali rispondeva pienamente alle aspettative o addirittura è risultato superiore alle stesse.

Il 41% è stato inserito con un contratto di apprendistato, il 23% con tirocinio, un altro 23% con tempo determinato, il 9% con tempo indeterminato e la restante parte con contratti di somministrazione.

“Il 92% delle imprese ha riferito di aver ricontattato i ragazzi – continua Manzoni – Il 65% di loro ha comunque continuato una formazione terziaria, mentre il 35% è entrato nel mondo del lavoro. Sono numeri molto confortanti per noi e per le aziende, che principalmente manifestano la necessità di inserire nuovi profili o di valutarli per inserimenti futuri”.

Ma il Job Festival è occasione di crescita per tutti e viene colto come tale anche dall’Ufficio Scolastico Provinciale: “Gli studenti devono continuare a valorizzare passioni e qualità personali, ma devono anche conoscere la realtà che li circonda – sottolinea Gisella Persico, responsabile dell’Orientamento – Formazione e possibilità di assunzione sono due obiettivi concreti, ma è utile anche per la preparazione a un colloquio di lavoro”.

In chiusura la testimonianza di Andrea D’Aquino, HR di Diapath, azienda di Martinengo che sviluppa e produce strumenti e apparecchiature per l’anatomia patologica: “Per noi è un’occasione importante che ci consente di posizionarci in una fase fondamentale per il futuro dei ragazzi. Negli anni passati abbiamo incontrato giovani brillanti e determinati, noi lavoriamo in un settore ad alto indice innovativo e i profili mancano. In questo modo ne possiamo trovare di nuovi e da parte loro abbiamo trovato interesse e voglia di far parte della nostra realtà”.

 

 

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