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Il progetto

Donne e Arte: “Attraverso la voce delle artiste cerchiamo di parlare del nostro presente”

Giunto al suo quarto compleanno, Donne e Arte è un progetto che mira a portare alla luce la storia e l’arte delle donne artiste, spesso dimenticate. Coordinato da Nicoletta Torri e Giorgia Spatti, compagne anche nella vita, oggi conta una solida redazione e la prospettiva di espandersi nelle città della provincia e non solo

Giunto al suo quarto compleanno, Donne e Arte è un progetto che mira a portare alla luce la storia e l’arte delle donne artiste, spesso dimenticate. Coordinato da Nicoletta Torri e Giorgia Spatti, compagne anche nella vita, oggi conta una solida redazione e la prospettiva di espandersi nelle città della provincia e non solo.

donne e arte
Nicoletta Torri e Giorgia Spatti

“Sono sempre stata affascinata dall’arte – racconta Nicoletta Torri, social media manager e founder del progetto Donne e Arte – ma quando, in quarta liceo, ho assistito ad uno spettacolo teatrale sulla pittrice Artemisia Gentileschi, ne sono rimasta profondamente colpita e mi sono resa conto che, aprendo un libro di storia dell’arte, non vengono mai menzionate donne artiste”.

Una volta diplomata, Nicoletta si iscrive a Lettere (curriculum Moda, Arte, Design, Cultura Visiva) all’Università di Bergamo, dove nel corso di Arte Contemporanea finalmente studia una donna artista, la pittrice cubista Sonia Delaunay, e decide che la sua tesi sarà sulla storia di tre pittrici: Elisabetta Sirani, Sofonisba Anguissola e la stessa Artemisia Gentileschi. In questo periodo si avvicina anche al femminismo e già si approccia all’attivismo attraverso il suo account Instagram.

Quando nel 2020 scoppia la pandemia, le viene in mente di riprendere i contenuti della sua tesi e di condividerli: così nasce la primissima impronta del blog di Donne e Arte, il cui intento è quello di testimoniare attraverso articoli scritti la vita e le opere di artiste donne tralasciate dalla storia dell’arte. “Il lockdown mi ha permesso di fermarmi e capire cosa volessi fare – aggiunge Nicoletta – era un bisogno che dovevo fare uscire”.

Qualche mese dopo trasforma il suo account Instagram personale nell’account di Donne e Arte ed inizia a farsi conoscere, poi nel 2021 si unisce al progetto Giorgia Spatti.

“Il mio ruolo è indefinito: io sono il suo braccio destro, mi occupo di tutto quello che sta dietro – spiega Giorgia – ho un ruolo redazionale, di brainstorming di idee. In più mi occupo anche della parte grafica”. Giorgia si è laureata nel 2021 in Nuove Tecnologie dell’Arte all’Accademia Santa Giulia di Brescia e oggi lavora per l’agenzia di comunicazione “Tramemotive”, dove è visual artist e graphic designer.

Nel 2022 il progetto si struttura molto di più e si concretizza anche una redazione sempre più estesa. Ad oggi, contribuiscono al progetto altre sei autrici di articoli per il blog: Sonia Chabbi, Emily Iachi Bretto, Paola Crippa, Viola Frassi, Stefania Buccafurri ed Enrica Sirigu. Il blog stesso si espande ad ogni tipo di arte: vengono raccontate le vite di donne non solo pittrici, ma anche poetesse e scrittrici, musiciste e compositrici, fotografe e illustratrici.

Non solo il blog

“La mancanza di donne nella storia si nota molto – continua Giorgia – ci sono tante donne che fanno arte ma poche di loro vengono raccontate”. La necessità di raccontare porta Nicoletta e Giorgia a non fermarsi solo al blog: iniziano a creare contenuti sui social: Instagram (@donneearte_), Tik Tok (@donneearte) e creano anche “Donne e Arte – IL PODCAST”, disponibile su Spotify e su YouTube, dove Nicoletta parla di una specifica artista per puntata e Giorgia gestisce la registrazione, il montaggio e la creazione delle copertine.

Nel 2022 nasce anche “Call Me Art”, la rubrica di interviste ad artiste locali con l’obiettivo di valorizzare la loro arte e di smontare lo stereotipo che di arte non si può vivere: “Esistono ancora tante discriminazioni a livello lavorativo, molto spesso le donne artiste odierne non vengono prese sul serio a livello professionale – spiega Nicoletta – Call Me Art vuole dare spazio alle artiste del nostro territorio, la Valle Camonica, che purtroppo non è ancora così aperto a professioni creative”.

Gli eventi sul territorio e oltre

Dall’esigenza di avere più canali per sensibilizzare le persone sulla questione femminile, da qualche mese Donne e Arte organizza anche una serie di conferenze dal nome “Non Solo Arte”, tenute in vari comuni delle provincie di Bergamo e Brescia, tra cui Pisogne (BS), Costa Volpino (BG), Sovere (BG), Bedizzole (BS), Clusone (BG) e Darfo Boario Terme (BS). “Le conferenze che facciamo non sono lezioni di storia dell’arte, bensì mirano a parlare di ciò che sta oltre l’arte, ovvero i vissuti delle donne artiste. Siamo lì per creare empatia con le persone: Donne e Arte non è solo raccontare le donne artiste, ma è anche fare attivismo”. Donne e Arte ha poi collaborato con Non Una Di Meno Bergamo e tuttora sta costruendo una rete con le associazioni del territorio della Valle Camonica: per esempio l’Associazione Dieci, con la quale ha tenuto una conferenza a Breno (BS) in occasione del 25 novembre. Inoltre, la biblioteca di Cassano d’Adda (BG) ha ospitato l’evento “Art Cafè”, tenuto da Nicoletta e Sonia Chabbi. Un altro passo sarebbe portare Donne e Arte nelle scuole sempre attraverso delle conferenze in classe: “È con lə ragazzə che dobbiamo parlare e far passare questi concetti – spiega Nicoletta – sono già andata a parlare al Liceo Linguistico Falcone di Bergamo e all’Istituto d’Istruzione Superiore Giacomo Antonietti di Iseo e vorrei ricominciare a farlo”.

Il 16 marzo 2024, il collettivo transfermminsta di Non Una Di Meno Genova invita Donne e Arte a parlare al tavolo di lavoro “In-Contronarrazione Artemisia Gentileschi”, nato dall’esigenza di portare una nuova riflessione in contrapposizione alle logiche sessiste della mostra su Artemisia Gentileschi tenuta al Palazzo Ducale di Genova. Nicoletta ci racconta che “A Genova ci siamo sentite accolte da delle sorelle, in un ambiente non giudicante dove abbiamo potuto dare il nostro contributo ad una narrazione diversa sulla storia di Artemisia Gentileschi”. L’esperienza a Genova ha invogliato Nicoletta e Giorgia a portare il progetto di Donne e Arte fuori dai piccoli comuni di provincia e ad espandersi nelle città. “Cercheremo sempre di agire sul territorio in cui viviamo – aggiunge Giorgia – ma sicuramente con i contatti che stiamo costruendo ci saranno dei movimenti sulle città di Milano, Bergamo e Brescia, per far sì che il messaggio che vogliamo dare arrivi anche su scala più ampia”.

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Che significato ha per voi lavorare a questo progetto?

“Attraverso la voce delle artiste cerchiamo di parlare del nostro presente: le loro storie sono un esempio concreto delle discriminazioni della nostra società che ci portiamo dietro anche oggi – risponde Nicoletta – Quando si parla di femminismo, molto spesso viene etichettato come una cosa esclusivamente politica e quindi alcune persone non si sentono incentivate ad ascoltare, invece attraverso la voce delle donne artiste, anche le persone che tendenzialmente non sono interessate alla questione politica del femminismo sono incuriosite dall’argomento e sono più propense ad avvicinarsi alle tematiche. Si fa un parallelismo perché parlare della vita delle artiste è a tutti gli effetti femminismo, è la stessa cosa. Cerchiamo di restituire loro la voce, ma è come se la stessimo restituendo anche a noi stesse. Poi, soprattutto per me, parlare alle persone di queste tematiche è una vocazione”.

“È un progetto che fa parte di noi perché ci si crede, ma anche perché essendo compagne nella vita, se ne parla sempre: c’è un costante scambio di idee e di opinioni ed è bello condividerlo con la persona che amo – racconta Giorgia – E poi mi piace molto il fatto che mi permette di essere creativa ed è una creatività che non arriva solo dall’interno, ma anche da ciò che mi circonda”.

 

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