“Registriamo un passo avanti fondamentale verso la modernizzazione del sistema agricolo, che con la costituzione dell’Albo potrebbe ricevere un impulso significativo in termini di razionalizzazione dei processi produttivi grazie ad una ancor più stretta collaborazione tra imprese agricole e agromeccaniche”: Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, ha commentato in questi termini la presentazione alla Camera dei Deputati di una proposta di legge e di una risoluzione, a firma rispettivamente dell’On. Davide Bergamini e dell’On. Stefano Vaccari, al fine di istituire a livello nazionale un Albo degli Agromeccanici. L’obiettivo comune è di dare un inquadramento giuridico adeguato agli imprenditori che erogano servizi in conto di terzi in vista di una sostanziale equiparazione con la figura dell’imprenditore agricolo professionale.
Sui recenti sviluppi istituzionali era intervenuto nei giorni scorsi Gianni Dalla Bernardina, presidente di Cai Agromec, sottolineando che l’adozione di uno specifico albo nazionale “sarebbe da un lato una garanzia per l’agricoltore e per la qualità delle lavorazioni, dall’altro, fungerebbe da importante deterrente contro pratiche sleali”.
“Come organizzazione operante a livello territoriale – osserva il segretario provinciale di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo – nutriamo la chiara convinzione che il disegno di legge, se approvato, faciliterebbe l’adesione a precise regole deontologiche a beneficio di erogatori e fruitori dei servizi di lavorazione in conto terzi. Nello stesso tempo si potrebbe pervenire in tempi brevi ad un efficace chiarimento del panorama normativo, favorendo una prossima inclusione delle imprese agromeccaniche nel sistema di assegnazione dei fondi europei e nazionali per il settore primario”.
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