“Sull’1-1 abbiamo preso un brutto gol su una situazione non così pericolosa. Il Cagliari non sembrava creasse difficoltà, da quel momento ha preso una grande energia. La partita è diventata una battaglia e non con tutti siamo stati all’altezza di poterci stare, anche se c’è stato equilibrio anche nel secondo tempo. L’abbiamo persa nel finale, ma c’era la sensazione che il Cagliari globalmente avesse uno spirito diverso. Per molti di noi è una bella lezione”. Gian Piero Gasperini mastica amaro dopo la sconfitta per 2-1 sul campo del Cagliari, maturata nel finale dopo una prestazione dell’Atalanta senza grossi spunti.
Cagliari-Atalanta 2-1, le parole di Gasperini
Le difficoltà del match: “Se una squadra alza i ritmi così, nella qualità dei contrasti, bisogna adeguarsi, altrimenti si soccombe. Sul piano tecnico non siamo stati eccelsi, abbiamo mancato in diversi momenti la qualità del passaggio, il divario tecnico non è così distante se non ne approfitti. Il Cagliari sotto quell’aspetto è stato più forte di noi, anche se un pareggio sarebbe stato più giusto”.
La sostituzione di Bakker che era subentrato: “Era molto in difficoltà e non saltava nemmeno di testa, è difficile rifiutarsi di colpire di testa in una partita così battagliata. Era in difficoltà in fase di spinta e nei minuti finali mi sembrava entrassero sempre, da lì è arrivato il gol. È stata una scelta, ne avrei fatto volentieri a meno”.
La classifica: “Per noi vincere a Cagliari significava mettere una bella colonna sulla qualificazione in Europa, avremmo messo un bel distacco su quelle dietro. Il nostro obiettivo era fare il massimo”.
La partita contro il Liverpool: “Arriviamo a giocare un quarto di finale che ci siamo conquistati con merito, andiamo ad affrontare una squadra con lo spirito del Cagliari di oggi e la qualità di una grande big, cerchiamo di andare a imparare qualcosa sotto il profilo dell’umiltà, del coraggio, la generosità che contraddistingue il calcio”.
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