Salvini e la pace edilizia, Valesini: “Impatto contenuto, ma il concetto è sbagliato”

Sta facendo molto discutere l’arrivo del pacchetto di norme “salva-casa”. Si tratta di una serie di misure allo studio del ministero delle Infrastrutture, che punta a regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano.

È, di fatto, un nuovo condono edilizio, finalizzato – almeno sulla carta – a liberare i Comuni da parecchie richieste di regolarizzazione e allo stesso tempo a mettere a norma abitazioni che hanno lievi difformità. Da più parti questo provvedimento è già stato soprannominato “pace edilizia”, facendo riferimento al modello della rottamazioni delle cartelle sul fronte del fisco, che era stato ribattezzato “pace fiscale”.

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L’assessore alla Riqualificazione urbana del Comune di Bergamo, Francesco Valesini, commenta: “Ci troviamo di fronte ai soliti provvedimenti sotto elezioni. Non portano nessun risultato ma ulteriori aggravi per gli uffici degli enti comunali, che sono costantemente chiamati ad aggiornare, estendere o restringere i provvedimenti che nell’applicazione concreta determinano problemi per i responsabili. Sarebbe più serio evitare provvedimenti come questi nei mesi vicini alle elezioni che fanno pensare a finalità strumentali, mentre la materia andrebbe affrontata in maniera più organica”.
“Storicamente – prosegue Valesini – si è visto che i condoni hanno avuto risultati devastanti e bisognerebbe finire con questa logica che genera una mentalità sbagliata da parte delle persone. Se ogni tre per due si parla di possibili sanatorie si rischia di incentivare anche le forme di abusivismo: si crea un continuo rincorrersi e si finisce per alimentare la mancata osservanza delle norme che prevedono di svolgere i lavori seguendo determinate procedure, criteri e autorizzazioni in materia edilizia”.

Quali sono gli impatti a livello locale? In Comune le parti politiche, gli uffici e i tecnici hanno trascorso giorni e giorni per definire i contenuti del Piano di Governo del Territorio e ora, dall’alto, potrebbero arrivare cambiamenti. “Guardando alla situazione del Comune di Bergamo – annota l’assessore – al momento gli uffici sono impegnati nell’applicazione di uno strumento di governo del territorio complesso come il Pgt e l’eventuale arrivo di condoni va in una direzione opposta rispetto alla definizione di una programmazione da rispettare e seguire. In base alle notizie che stanno circolando in queste ore, la portata delle norme salva-casa sembra piuttosto contenuta, ma credo che reiterare formule come questa, non a caso quando si avvvicinano le tornate elettorali, non sia positivo e appropriato per chi deve farle applicare e gestire negli enti locali”.

Ma i condoni avvengono solamente in Italia? Ci allontanano o ci avvicinano dall’Europa? Valesini conclude: “Penso che siano un caso molto italiano. Non credo che nei Paesi nel Nord Europa e nelle democrazie europee più evolute si ricorra a misure di questa natura. Fa parte della cultura di un Paese e serve maggior attenzione per un territorio che è anche piutttosto fragile come quello italiano. Come dicevo, la portata della norma pare contenuta ma è il concetto è sbagliato, il principio che implica non dovrebbe essere reiterato”.