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“Approccio orientato al paziente e non ai brevetti”, il Mario Negri premiato dal più antico festival della scienza al mondo

Conferita la Edinburgh Medal, importante riconoscimento che il Festival scientifico di Edimburgo ha assegnato per la prima volta nella sua storia a un istituto e non a una persona

L’Edinburgh Science Charity, ente di beneficenza educativo, noto per il suo annuale Festival della Scienza di Edimburgo (il primo al mondo e tuttora uno dei più importanti), ha premiato quest’anno l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri con la prestigiosa Edinburgh Medal. La cerimonia di premiazione si terrà martedì 2 aprile a Edimburgo, durante il Festival.

Simon Gage, Direttore e Ceo di Edinburgh Science Charity, ha motivato così l’assegnazione: “Di fatto la Edinburgh Medal premia i pionieri del mondo della scienza che agiscono per migliorare la società. Il premio di quest’anno a un istituto di ricerca di livello mondiale, che ci mostra un approccio originale e unico per migliorare la salute globale, non potrebbe essere più appropriato. Il modo in cui la maggior parte dei farmaci e molti trattamenti vengono ideati e prescritti è troppo spesso guidato dalle forze del profitto e del protezionismo. Questo nonostante la maggior parte della ricerca di base venga finanziata dai contribuenti. Le eccessive prescrizioni, i prezzi elevati che impediscono un facile accesso, la mancanza di interesse per le malattie rare percepite come non redditizie e la riluttanza a condividere i risultati degli studi sono alcuni dei sintomi dell’attuale assetto che ostacolano l’ottimizzazione della salute della popolazione globale. L’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri ha un approccio diverso, ‘orientato al paziente’ e non ‘ai brevetti’, di piena trasparenza e condivisione delle informazioni in campo scientifico e sanitario, ed è questo approccio che lodiamo e da cui ci sentiamo ispirati. Ciò ci spinge a chiederci perché il Regno Unito non abbia un proprio istituto di questo tipo, e ad andare oltre, chiedendone la fondazione”.

Silvio Garattini, fondatore e presidente e del Mario Negri, sottolinea l’importanza della Edinburgh Medal, “che è particolarmente rilevante perché premia oltre 60 anni di attività nel campo della ricerca sui farmaci, della formazione dei ricercatori e nella informazione indipendente al pubblico.”

Giuseppe Remuzzi, direttore del Mario Negri, commenta: “Sono molto onorato di ricevere la prestigiosa Edinburgh Medal a nome dell’Istituto. Questo premio è un meritato riconoscimento dell’impegno e della dedizione di tutti i ricercatori che hanno lavorato per il Mario Negri in questi anni: la loro passione e i loro sacrifici sono stati assolutamente fondamentali, perché preservare la nostra indipendenza ha un prezzo elevato. La Edinburgh Medal riconosce anche il contributo di tutti i ricercatori che abbiamo formato, in particolare l’impressionante numero di oltre 9.200 persone che hanno approfondito il proprio percorso di studio e ricerca al Mario Negri. Oggi, molti enti di ricerca in Italia sono guidati da persone che si sono specializzate all’interno dell’Istituto. A livello internazionale, sono molti i ricercatori formati al Mario Negri che occupano posizioni importanti, tra cui consulenti del Ministero della Salute nei loro paesi d’origine, in importanti organizzazioni internazionali di trapianti, o dirigenti all’interno delle università; uno dei nostri ex studenti è stato Rettore dell’Università Austral del Cile. Siamo particolarmente orgogliosi di aver avuto un ruolo nella loro formazione”.

Commentando l’importanza dell’Istituto, Richard Horton, direttore di The Lancet, ha affermato: “Il Mario Negri è un istituto di ricerca italiano con una reputazione globale senza pari in questo Paese”.

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