La tempesta perfetta, sì, ma per il Napoli. Per l’Atalanta, invece, è la partita perfetta. Così i nerazzurri sbancano il Maradona rifilando tre sberle ai partenopei. I ragazzi di Gasperini disputano senza ombra di dubbio la miglior partita della stagione, concedendo pochissimo agli avversari e dominando sia sul piano tecnico che tattico. Una delizia per i nostri occhi.
Onestamente ero un po’ preoccupato prima del match, perchè le ultime gare ci avevano consegnato un’Atalanta con qualche difficoltà nel raggiungere la vittoria. Un eventuale passo falso avrebbe consentito agli azzurri di rientrare in zona Champions allontanandone ulteriormente noi.
Fin dalle prime battute si è vista invece una squadra quadrata e volitiva, veloce, reattiva ed aggressiva in tutte le zone del campo. Pressing alto ad impedire al Napoli di creare le proprie azioni ed ottime incursioni sempre a creare pericoli per Meret. Gasperini sceglie Scamacca e Miranchuk per condurre l’attacco atalantino e, per l’ennesima volta, dimostra di saperci fare. Prima è il russo a mettere in rete da pochi passi, poi il colosso romano che infila il portiere con una rasoiata da fuori area. Primo tempo sontuoso.
Il Napoli deve provarci al rientro in campo e lo fa con l’unico che non molla mai, il solito Osimhen, giocatore difficilissimo da arginare, ma a cui Hien concede solo poche chances limitandolo praticamente per tutta la gara. E quando lo svedese fatica, ecco arrivare un mostruoso Carnesecchi che usa sia le mani che i piedi per difendere la propria porta.
Anche quando il mister decide di cambiare qualche pedina, la solfa non cambia. Anzi, due dei nuovi entrati confezionano la terza rete: Ruggeri infila per Koopmeiners e l’olandese fa un capolavoro in diagonale. Partita finita e fischi del Maradona ai propri beniamini.
Davvero una Dea in abito da sera, con tutti i suoi uomini ampiamente sopra la sufficienza e meriti particolari ai due sopramenzionati attaccanti, oltre che all’intera difesa (Hien su tutti) capitanata dal suo estremo difensore, sicuro e attentissimo.
Un gran bel regalo di Pasqua, tre splendide uova che consentono alla Dea di restare attaccata alla Roma ed al Bologna, con una partita da recuperare. E iniezione potente al morale per la semifinale di andata della Coppa Italia di mercoledi a Firenze.
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