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Il sì della camera

Nuovo codice della strada: ritiro della patente per chi usa il cellulare, guida drogato e abbandona gli animali

Ora il passaggio al Senato. La soddisfazione del Ministro Salvini: "Abbiamo lavorato per la sicurezza dei cittadini"

Bergamo. Ultimo miglio per il nuovo codice della strada. Ecco le maggiori novità contenute nella nuova norma che è stata approvata alla Camera e che ora passerà al Senato. Grande la soddisfazione di Matteo Salvini, Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, oltre che Vice Premier, primo firmatario del documento che, come lui stesso ha raccontato nella giornata di ieri, martedì 26 marzo, in occasione del sopralluogo al cantiere del rondò dell’A4, ha messo l’accento sul perché di una riforma voluta per garantire ancora più sicurezza ai cittadini. “Se il sindaco di Milano lo ritiene pericoloso, è perché non l’ha letto. Noi stiamo lavorando per la sicurezza dei cittadini e lo stiamo facendo costruendo un documento insieme a più di 100 associazioni, anche quelle dei familiari delle vittime. Tra le nuove regole, anche l’autovelox e la limitazione delle Zone 30 solo laddove ce n’è la necessità, e non diventi uno strumento per danneggiare i lavoratori.

TELEFONINI E GUIDA PERICOLOSA – Stop per chi al volante si fa distrarre dal cellulare: il disegno di legge prevede il ritiro della patente da 15 giorni a due mesi e una sanzione fino a 1.697 euro. In caso di recidiva la multa lievita fino a 2.588 euro, la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti. Patente sospesa anche per chi è trovato a guidare contromano o passa col rosso.

CONTROLLI DA REMOTO E MULTE SALATE – L’ipotesi di usare accertamenti da remoto per multare chi non dà la precedenza a pedoni e ciclisti, chi parcheggia negli stalli riservati a mezzi pubblici, polizia, vigili del fuoco, servizi di soccorso, veicoli elettrici e carico-scarico. La Conferenza Unificata ha poi chiesto e ottenuto di aumentare le sanzioni in alcune casistiche, come la sosta nei parcheggi per i disabili (la multa sarà da 330 fino a 990 euro) e nelle corsie o fermate degli autobus (multa da 165 a 660 euro).

ECCESSO DI VELOCITA’ – Su proposta dei sindaci aumentano le sanzioni per eccesso di velocità, che potranno raggiungere i 1.084 euro, con sospensione della patente da 15 a 30 giorni per chi in città supera i limiti due volte in un anno.

GUIDA IN STATO DI EBBREZZA – Chi è già stato condannato e viene trovato di nuovo con un tasso alcolemico tra 0,5 e 1,5 dovrà rispettare lo 0 come nuovo limite e dovrà rinnovare la patente con una nuova visita medica. Per lui le pene per guida in stato di ebrezza sono aumentate di un terzo e gli è proibito circolare senza aver installato sulla sua macchia e a sue spese l’alcolock, il dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero.

GUIDA SOTTO STUPEFACENTI – Chi viene trovato alla guida drogato, invece, non dovrà più necessariamente essere in uno stato di alterazione psico-fisica, ma basterà che risulti positivo ai test perché scatti la revoca della patente e la sospensione di tre anni.

BICI E MONOPATTINI – Più tutele per i ciclisti: oltre all’aumento delle piste ciclabili scatta l’obbligo per gli automobilisti di mantenere un metro e mezzo di distanza quando sorpassano una bicicletta. Cattive notizie, invece, per chi possiede un monopattino: targa, casco e assicurazione saranno obbligatori. Per chi circola senza i documenti necessari la multa oscillerà tra i 100 e i 400 euro. Obbligatori anche gli indicatori luminosi di svolta e freno, pena una sanzione tra i 200 e gli 800 euro. I monopattini in sharing dovranno bloccarsi automaticamente quando escono dall’area consentita.

ZTL E AUTOVELOX – Il disegno di legge introdurrà anche maggiori specifiche sulle aree Ztl, norme per la sicurezza dei passaggi a livello ferroviari, regole più severe per la sosta vietata e omologazioni anti-truffa per gli autovelox, che non dovranno essere posizionati in punti strategici solo “per fare cassa”, come ha dichiarato il ministro Salvini.

GIOVANI – La cronaca recente ha spinto il ministro dei trasporti Matteo Salvini a prevedere nuove strette anche per i giovani. Per i neopatentati il divieto di guidare supercar salirà da uno a tre anni, mentre i minorenni trovati alla guida ubriachi o drogati non potranno prendere la patente fino ai 24 anni.

EDUCAZIONE – Previsto in ddl anche un programma di educazione ai giovani, che comprende un bonus di due punti per i ragazzi che a scuola frequenteranno corsi sulla sicurezza stradale.

Le reazioni politiche

Così Rebecca Frassini, Lega: “Con la riforma del Codice voluta da Salvini più sicurezza sulle strade. Stop a chi guida sotto effetto di droga e alcol o con il cellulare, stretta su chi abbandona gli animali, segnalazioni acustiche per disabili ai semafori, regolamentazione per monopattini e bici e infine stop agli autovelox selvaggi e alle multe multiple. Queste alcune delle misure fortemente volute dal Ministro Salvini. Novità che comprendono sia la guida pericolosa sia multe e autovelox che penalizzano gli automobilisti. È una rivoluzione a tutto tondo per aumentare significativamente la sicurezza delle nostre strade e autostrade.  Ancora troppi incidenti si verificano sulle strade per l’imprudenza e l’incoscienza di chi è alla guida, bisogna fermare la scia di sangue sulle strade e salvare vite”.

Di parere opposto Devis Dori, Alleanza Verdi Sinistra Italiana: “La riforma del Codice della strada voluta dalla destra NON rafforza i livelli di sicurezza nelle nostre strade e purtroppo non ridurrà il numero delle vittime della strada. Salvini ha puntato tutto sulla deterrenza, con sanzioni più alte, a costo zero, mentre nel testo c’è poco o nulla sulla prevenzione, che invece è lo strumento principale. Anche molti Comuni si sono espressi contrariamente a questo testo: i sindaci in particolare avrebbero voluto un incentivo verso le “Città 30”, mentre Salvini si è più volte espresso contro le zone 30 km/h. Eppure oltre il 73% degli incidenti avviene nelle strade urbane: se i limiti di velocità venissero ridotti da 50 a 30 km/h, il tasso di mortalità scenderebbe dal 90% al 0,5%, con un’importante riduzione anche dei costi sociali, quantificati per il 2022 in 18 miliardi di euro, quasi l’1% del PIL.

L’eccesso di velocità è in assoluto la prima causa di incidenti mortali, nonché la prima causa di mortalità per i giovani sotto i trenta anni. Il testo del Governo ha palesato inoltre un’ostilità nei confronti dei ciclisti. L’unica misura apparentemente positiva, ovvero il divieto di sorpasso delle biciclette a meno di 1,5 metri di distanza laterale, è stata di fatto resa inutile perchè e subordinata al fatto che “ove le condizioni della strada lo consentano”. La destra ha infine rigettato tutte le nostre proposte: avremmo voluto introdurre il divieto di utilizzo di carrozze turistiche trainate da cavalli, norme specifiche sull’abbandono degli animali e la realizzazione di corridoi faunistici che avrebbero potuto evitare decine di incidenti e di vittime ogni anno”.
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