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Il primato

Guinness World Record (bis) per Davide Locatelli: 698 note suonate al contrario

Il pianista bergamasco batte un altro record suonando la "Marcia alla turca" di Mozart su Canale 5

Cologno Monzese. “Raramente la musica è stata protagonista di un record: ebbene, doveva capitare”, introduce così Gerry Scotti l’esibizione del bergamasco Davide Locatelli a Lo show dei record, la cui impresa è stata quella di entrare nel guinness dei primati suonando al contrario almeno 698 note di uno spartito di 703.

Il pianista è stato tra i protagonisti della puntata di domenica 17 marzo del programma in onda su Canale 5. “Ci siamo già visti quando eri più giovane in un altro varietà che mi vedeva protagonista”, afferma il conduttore Gerry Scotti, il quale ha successivamente introdotto Marco Frigatti e il Maestro d’orchestra Beppe Vessicchio per verificare il raggiungimento del record: suonare il maggior numero di note di uno spartito al contrario sul pianoforte, dunque dall’ultima nota alla prima. “La difficoltà è stata riarrangiarla al contrario per farla suonare in maniera decente”, dichiara Davide Locatelli, che ha deciso di battere il record con la famosa “Marcia alla turca” di Mozart.

Il 31enne era già entrato nel Guinness World Records per aver suonato il pianoforte a un’altezza di 5600 metri, esibendosi il 29 giugno scorso sul Khardung La, il passo carrozzabile più alto del mondo, situato a Ladakh, in India: nessuno aveva mai suonato a un’altitudine così elevata. Con questa performance epica Locatelli ha affrontato non solo le sfide musicali, ma anche quelle fisiche e logistiche, lavorando per sei mesi per preparare l’impresa e condividendo il suo entusiasmo con i followers sui social media prima del grande giorno.

Il giovane bergamasco si è diplomato al conservatorio di Mantova, poi ha proseguito i suoi studi di composizione di pianoforte jazz al conservatorio di Milano Giuseppe Verdi. E’ sempre stato amante di pezzi rifatti in chiave alternativa, come quello de I pirati dei Caraibi con cui ha deliziato i telespettatori prima della sua esibizione, e ha affermato che la sua formazione gli ha permesso di far diventare la sua passione un lavoro.

Dopo la sua performance, il brano è stato riascoltato in studio all’inverso grazie alle tecnologie del suono, per poter capire se l’esecuzione “al contrario” fosse corretta. “Trovo lodevole tutta l’operazione e anche parte dell’esecuzione. C’è ovviamente qualcosa che sfugge dal punto di vista del tempo, ma bisogna tenere conto degli attacchi delle note”, commenta il direttore d’orchestra Beppe Vessicchio, prima di emettere il proprio verdetto: Guinness World Record. Di nuovo.

 

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