Ruslan Malinovskyi sui social si scaglia contro l’Atalanta e contro Aleksey Miranchuk.
A scatenare il caos è stato post pubblicato su X nella serata di giovedì (21 marzo) dai nerazzurri, con l’intento di celebrare il gol segnato con la Russia da parte del proprio giocatore.
Post che, però, ha scatenato la rabbia del grande ex, che a Bergamo ha trascorso tre anni e mezzo e nel quale mantiene profondi ricordi, come del resto la moglie Roksana.
Il classe 1993 ora è in forza al Genoa e non le ha mandate a dire: ha risposto al post quasi un giorno dopo con foto di città bombardate, immagini di guerra. “Un buon contribuente del terrorismo russo. Ogni giorno per due anni”, ha scritto, aggiungendo anche un’emoji del cilindro, la stessa utilizzata dall’Atalanta nel suo post celebrativo.
Sono seguite altre foto: “Non ti ricorda niente? Forse Kharkiv? Champions League? M?”, ha proseguito: chiaro riferimento alla gara decisiva nel girone di Champions League del 2019 vinta dalla Dea contro lo Shakhtar.
Il post dell’Atalanta è stato successivamente rimosso, circa un paio d’ore dopo le risposte di Malinovskyi, che già nella serata di giovedì aveva attaccato la Dea su Instagram per aver condiviso il video in collaborazione con il profilo della nazionale sovietica.
A pochi giorni dallo scoppio della guerra, il 28 febbraio 2022, i due allora compagni si erano abbracciati in campo, dopo un gol del russo nel 4-1 contro la Sampdoria. Un’immagine che aveva fatto il giro del mondo.
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