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L'incontro

“Il coraggio della verità, della legalità e della giustizia”: il vescovo Beschi in tribunale per gli auguri di Pasqua fotogallery

Il monsignore è stato accolto nell'aula della Corte d'Assise, dove ha condiviso una profonda riflessione con il personale della procura e del tribunale di via Borfuro

Bergamo. Il coraggio della verità, della legalità, della giustizia. Questi i punti chiave del discorso che il vescovo Francesco Beschi ha pronunciato nell’aula della Corte d’assise, in occasione degli auguri di buona Pasqua a tutto il personale del tribunale e della procura di Bergamo.

Il presidente del tribunale Cesare De Sapia ha ringraziato il monsignore per la sua presenza: “Ci aiuta ad andare avanti in un’attività che per la sua stessa natura è conflittuale, quindi non facile”, ha dichiarato.

“Grazie a tutti per questo momento, che mi porta qui dove viene esercitata una delle funzioni più importanti, un’attività che è essenziale e preziosa e che tutti guardano come un baluardo dell’organizzazione dello Stato e dell’umanità”, ha dichiarato il vescovo Beschi.

“Accompagno il mio augurio di buona Pasqua con una riflessione attorno ad un sentimento che ritengo necessario, ovvero il coraggio. Esercitare la giustizia richiede coraggio e anche la Pasqua ha a che fare con questo sentimento: l’ultima cena, l’arresto di Gesù, il processo e Ponzio Pilato, figura complessa autore di un gesto iconico come quello di lavarsene le mani”, ha proseguito il monsignore.

 

 

Il coraggio è fondamentale nella ricerca della verità “perché ciò che può condizionarla è molto forte, penso al pregiudizio, alle minacce talvolta anche violente, alle pressioni politiche. Tutto ciò indebolisce la ricerca della verità, che ha bisogno di un coraggio interiore per poter essere esercitata”.

C’è poi il coraggio della legalità: “Il giudice è un uomo che applica ad un altro uomo la legge fatta per gli uomini e dagli uomini”, ha ricordato il vescovo, pronunciando la frase del cardinale Andrè Jullien. Infine il coraggio della giustizia, che è anche una delle quattro virtù cardinali ed “è la misura e il fine della legge. La giustizia è sia forma sia sostanza”.

Mons. Beschi, dopo aver ricevuto il saluto dell’avvocato Ennio Bucci in rappresentanza degli avvocati, ha omaggiato tutti i presenti con un rametto di ulivo e una preghiera.

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