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Novità editoriale

Cefablù: il nuovo giornale che lancia un ponte tra Bergamo e la Sicilia

Brindiamo ad una nuova avventura editoriale, ai giornalisti che nasceranno da questa redazione e anche a quell’idea di giornalismo che Rosella del Castello ha esportato dal continente: “L’informazione è utile essenzialmente per fare comunità, per dare un senso al nostro vivere in società”. È la sua chiosa, che sia a Bergamo o a Cefalù poco importa.

Benvenuto Cefablù. Nasce quest’oggi il nuovo giornale di Cefalù e delle Madonie. Non in un giorno qualunque, ma in quello dedicato al ricordo delle vittime della mafia, come la speranza che profuma di primavera.

È bene festeggiare: un nuovo giornale è sempre una buona notizia, un esercizio di libertà e pensiero. Se poi questo nuovo giornale nasce anche grazie a una bergamasca, Rosella Del Castello, giornalista di lungo corso, già direttrice – e anima – di Bergamonews, beh, in alto i calici. Brindiamo ad una nuova avventura editoriale, ai giornalisti che nasceranno da questa redazione e anche a quell’idea di giornalismo che Rosella del Castello ha esportato dal continente: “L’informazione è utile essenzialmente per fare comunità, per dare un senso al nostro vivere in società”. È la sua chiosa, che sia a Bergamo o a Cefalù poco importa.

In Lombardia come in Sicilia quello che conta è “la voglia di raccontare senza reticenze la vita vera, i problemi quotidiani di chi abita qui. Questo ci ha invogliato a provarci, a metterci in giocon con un giornale. Online. Gratuito. Per tutti. Senza pregiudizi o preconcetti. Finestra aperta, non muro”. Cefablù si presenta così nell’editoriale (link) della sua direttrice cefaludese di adozione: c’è tutto in poche righe, nel suo stile sobrio e rigoroso.

Il nostro è un grande in bocca al lupo a Cefablù: alla sua direttrice, al suo editore – il medico Giuseppe Spinosa, consigliere comunale – e a tutta la redazione: un gruppo di giovani, molte donne, diversi studenti universitari unito dalla passione per la propria terra, ancora troppo poco raccontata, valorizzata, difesa, punzecchiata anche. Nella homepage del debutto ci sono i temi ‘caldi’ del territorio: dalla protesta contro la politica agricola europea da parte dei coltivatori locali che vorrebbero un’agricoltura sostenibile e di qualità per meglio tutelare i prodotti tipici (dalle arance ai carciofi alle albicocche fino al fagiolo “badda”, presidii slow food), a cui ha dato voce Concetta Scavone; all’inchiesta di Marco Arcidiacono sull’urgenza di destagionalizzare il turismo a Cefalù; ai problemi della viabilità e delle strade, che tutto il mondo è paese.

La chicca è il pezzo di Giovanni Prisinzano, insegnante di Castelbuono, che è un po’ l’impegno di dare la giusta dimensione a uno scrittore delle Madonie purtroppo non abbastanza valorizzato: Giuseppe Antonio Borgese, giornalista, intellettuale e accademico che fece fortuna in America – dove conobbe e sposò la figlia di Thomas Mann – e fu candidato dagli americani al Nobel per il suo progetto di una ‘Costituzione mondiale’. Borgese, amato da Sciascia, era originario di Polizzi Generosa, borgo di 2800 anime arroccate su un monte di origine calcarea nel Parco delle Madonie a cui fanno capo, per nascita o per origine, diversi personaggi diventati famosi: dal regista Martin Scorsese, all’attore Vincent Schiavelli (tra i suoi film, ‘Qualcuno volo’ su nido del cuculo’, ‘Ghost’ e molti altri), a Domenico Dolce (Dolce e Gabbana), oltre allo stesso Borgese.

La promessa è ambiziosa: “Noi di Cefablù vogliamo offrire uno strumento (..) per aiutare tutti a capire meglio quello che ci sta attorno. Perché solo se lo capiamo possiamo cambiarlo e migliorarlo. Perché tutto è migliorabile, si sa”.

Il giornale si inaugura con un convegno su come evitare lo spopolamento, promuovere lo sviluppo del territorio e il benessere delle persone. Tra i relatori anche il parlamentare bergamasco Antonio Misiani, economista, che traccerà un parallelo tra i problemi delle Orobie e quelli delle Madonie.
Il ponte tra la Sicilia e Bergamo è lanciato.

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