Valpiana (Serina). Il taglio del nastro si è tenuto sabato 16 marzo nella frazione di Serina, dove durante la mattinata si è sottolineata l’importanza della collaborazione per la realizzazione di progetti di ampio respiro che portano in valle in primo luogo servizi e cura per persone con fragilità, ma anche lavoro ed economie.
Jonathan Lobati di Regione Lombardia lo ha definito “un bel giorno” perché si sono unite tante cose per lo sviluppo del territorio montano: sociale, sanità, efficientamento energetico, rigenerazione urbana, lavoro.
“Questo progetto è nato più di due anni fa in coprogettazione con la Comunità Montana e l’Ambito Valle Brembana all’interno del PNRR con la misura 5, dedicata alle persone con disabilità – spiega Giovanni Faggioli, direttore della cooperativa -. L’idea aveva come obiettivo l’inclusione sociale e in particolare tre aspetti: la cura, la casa e il lavoro. I tre pilastri che sorreggono una vita e le danno dignità”.
Al centro del progetto, ha ricordato il presidente Bruno Maino, ci sono le persone con le loro fragilità, ma anche il territorio e la sua comunità con cui la cooperativa vuole dialogare. “Per sviluppare il territorio montano sono necessarie le sinergie – commenta Fabio Bonzi, presidente della Comunità Montana Valle Brembana -. Il gruppo In di cui la cooperativa fa parte ne è promotore.
Sulla stessa linea anche l’architetto Michele Villarboito, progettista dell’opera e sindaco di Serina, che ha sottolineato quanto in un progetto ambizioso come questo siano centrali le collaborazioni e l’impegno di tutti.
L’opera è stata sostenuta dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per 264.000 euro, in quanto progetto volto alla realizzazione di percorsi di accoglienza e inserimento lavorativo di persone con disabilità in Valle Brembana con il supporto della domotica. Inoltre la ristrutturazione ha goduto del contributo 110 in relazione alle opere di efficientamento energetico.
Durante la cerimonia d’inaugurazione è stato ricordato Fabio Cortinovis, impresario venuto a mancare lo scorso anno e che con dedizione ha collaborato con la cooperativa: proprio a lui è dedicata la nuova struttura.
Dopo la benedizione da parte di don Vittorio, la mattinata si è conclusa con la visita negli appartamenti e al laboratorio elettromeccanico di contatto, dove le persone con disabilità trovano opportunità lavorative.
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