Michela Benaglia si laurea nel 2004 in Disegno Industriale al Politecnico di Milano, e per 10 anni lavora come designer, grafica e art director. Nel 2011 ha il suo primo incontro con la fotografia: si innamora di una Rolleiflex, che diventa immediatamente la sua fedele compagna nei primi viaggi di esplorazione del mondo e della società. Nel 2015 lascia il mondo del design per dedicarsi interamente alla fotografia. Tra i vari riconoscimenti, nel 2017 vince il premio Tabò a Fotoleggendo (Roma) e il premio Visura a Cortona On The Move con il lavoro The VII Generation Prophecy, realizzato insieme a Emanuela Colombo. Oggi è fotografa freelance e lavora per editoriali, commissionati e reportage sociali.
Qual è il tuo rapporto con la tradizione dell’arte?
È importante concettualizzare le tue opere d’arte?
Esiste una differenza di genere, fra uomo e donna, nel mondo dell’arte?
È cambiato in questi anni il rapporto tra artista, gallerista e curatore?
È importante il confronto con gli altri artisti?
Qual è il segno che vuoi lasciare?
C’è qualcosa di importante di cui non abbiamo parlato?
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