Maltrattamenti sugli anziani alla Rsa di Pontida, Ats sospende l’accreditamentofotogallery
Il provvedimento dell'Agenzia di Tutela della Salute dopo l'inchiesta della procura di Bergamo
Bergamo. Sospensione dell’accreditamento per quindici giorni. È la decisione presa da Ats sulla Rsa Bramante di Pontida dopo l’inchiesta sui maltrattamenti agli anziani ospiti.
Il provvedimento è arrivato giovedì (7 marzo) dopo un incontro tra la stessa Agenzia di Tutela della Salute e la direzione della struttura, la società Edos srl. In un clima collaborativo, le parti hanno condiviso le criticità riscontrate sull’organizzazione interna.
Oltre alla sospensione dell’accreditamento per i 15 giorni, vale a dire che per questo periodo i 17 posti sotto contratto con Ats non riceveranno i contributi regionali, l’Agenzia di Tutela della Salute ha comunicato che controllerà tutte le azioni che dovranno essere intraprese da Edos per la ripresa dell’accreditamento stesso.
Il caso era esploso martedì (27 febbraio) con il blitz dei carabinieri di Cisano e Zogno insieme ai colleghi del Nas per i controlli igienico-sanitari, con sei donne indagate per maltrattamenti, quattro delle quali colpite da misure cautelari: tre interdizioni alla professione, tra cui le due direttrici, S. M. e M. V., e una agli arresti domiciliari, J. S., operatrice sanitaria 34enne di origine straniera. La posizione più grave è quella di quest’ultima, ripresa nelle immagini mentre agiva quando era sola con i degenti. Secondo quanto documentato dalla telecamere istallate nella struttura dopo alcune segnalazioni, non li trattava esattamente in maniera delicata come si dovrebbe fare in particolare con persone di una certa età, strattonandoli senza troppi complimenti.
Relativamente all’interrogazione all’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso durante il consiglio regionale del 5 marzo, Ats precisa che tutti i sopralluoghi effettuati negli ultimi dieci anni hanno sempre riguardato gli aspetti organizzativi, tecnologici e gestionali della Bramante, con l’obiettivo di garantire il massimo livello di assistenza agli ospiti.
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Blitz dei carabinieri alla Rsa di Pontida
“Si ritiene doveroso precisare che il provvedimento di ATS Bergamo – spiegano i vertici del gruppo La Villa – consegue a rilievi di natura amministrativa, gestionale e organizzativa, inerenti difformità tra turni di lavoro e mancate timbrature di personale per lo più infermieristico che, tuttavia, era effettivamente presente e regolarmente operativo in struttura. La temporanea sospensione, quindi, è stata disposta per questioni di tipo organizzativo, che non hanno inciso sulla regolare operatività della RSA e che nulla hanno a che vedere con asseriti episodi di maltrattamento”.
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