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La conferenza

“Tutte le perle del mondo. Storie di viaggi, scambi e magnifici ornamenti”

Appuntamento Giovedì 07 marzo alle ore 17,30 in Palazzo del Podestà, Sfoglieremo le pagine di un libro che fin dal titolo evoca atmosfere avventurose alla ricerca dei linguaggi e delle simbologie di queste piccole sfere bianche luminescenti

Mancano poco più di due settimane al 17 marzo, giorno nel quale si spegneranno i riflettori sulla Mostra dedicata alle mura cittadine. Inaugurata il 1 dicembre scorso, “Le Mura nella Storia. Tesori di una città-fortezza del Rinascimento” sta riscuotendo un grande successo di pubblico e critica, nel racconto delle fasi di progettazione e realizzazione della fortezza, patrimonio UNESCO dal 2017.

Una Mostra promossa e organizzata dal Museo delle Storie insieme a Comune di Bergamo e Segretariato Unesco di Bergamo che, con 50 tesori tra manoscritti, disegni, armi bianche e da fuoco, strappi d’affresco, parla a pubblici diversificati per interessi ed età, forte anche di un ricco calendario collaterale di eventi, visite teatralizzate, percorsi guidati. Come il ciclo di tre conferenze iniziato nel mese di febbraio con i due incontri che hanno registrato il tutto esaurito: il primo dedicato alla storia e al restauro delle Carte del Bergamasco e del Bresciano di Cristoforo Sorte, il secondo alla Cannoniera di San Michele e all’intenso lavoro di restituzione 3D di questo punto difensivo e strategico della fortezza bergamasca, con l’ausilio di un video immersivo realizzato dal Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate – DISA – dell’Università degli Studi di Bergamo.

Spetterà invece alle pagine di un libro particolarmente interessante chiudere la trilogia del ciclo di conferenze. L’appuntamento è per giovedì 07 marzo alle ore 17.30 in Palazzo del Podestà alla presenza di Maria Giuseppina Muzzarelli, l’autrice che con Luca Molà e Giorgio Riello ha scritto “Tutte le perle del mondo. Storie di viaggi, scambi e magnifici ornamenti”.

Un viaggio avventuroso dal Nuovo Mondo all’Asia, dal Venezuela al Golfo Persico e a quello di Mannar, dalle piazze dello smercio più frenetico come Venezia, Anversa e Siviglia, alla Cina e al Giappone per raccontare il linguaggio di queste piccole sfere bianche e luminescenti che nelle varie epoche storiche fino ai giorni nostri hanno simboleggiato e incarnato mille sfumature parlando soprattutto di potere, prestigio, bellezza.

Come venivano pescate le perle? Chi le commerciava? Chi le indossava? Come giungevano nelle botteghe di orafi dalle mani sapienti e da lì, sotto forma di splendidi gioielli, nelle corti sfarzose a decorare i corpi e le vesti di re, regine, cortigiane e cortigiani? E quali erano i loro altri usi?

Tanti interrogativi che trovano risposta nel libro di Maria Giuseppina Muzzarelli la quale, oltre che autrice, è stata docente di Storia medievale, Storia delle città e Storia del patrimonio culturale della moda all’Università di Bologna.

Già di casa al Museo con le precedenti presentazioni dei suoi Madri, madri mancate, quasi madri (Laterza) e Andare per le vie italiane della seta (Il Mulino), l’autrice sarà dunque la voce narrante della conferenza del 7 marzo tra aneddoti, curiosità, flashback e rimandi anche alla nostra contemporaneità. Non mancheranno inoltre riferimenti a Bergamo e Brescia, con la riscoperta della nostra città in una veste nuova e poco conosciuta.

Guarderemo molto all’Italia per gli usi sociali, ma la pesca delle perle ci condurrà verso mari lontanissimi e anche verso fiumi, più vicini, da cui si riversavano nelle piazze di maggior smercio e consumo le preziose piccole sfere. Una perla tira l’altra – commenta l’autrice – fino a comporre un filo che si snoda nel tempo e che collega città, ambienti, culture. Sempre aperto, il racconto delle perle può prendere innumerevoli direzioni…”

Un lungo viaggio tra le pieghe della storia scrutando abiti, accessori, acconciature, manufatti che hanno abbracciato il fascino delle perle. Un racconto attraverso testimonianze scritte e immagini, dove le perle “… hanno sì appassionato le donne, ma gli uomini sono stati tutt’altro che immuni dal desiderio di possederle e farne sfoggio”.

Una documentazione preziosa fornita inoltre da testimonianze visive: quadri, stampe, disegni. L’iconografia rivela molto delle ambizioni dei proprietari di perle e del loro “discorso sociale”.

E non solo infatti oggetti di abbellimento estetico o rappresentazione di potere e gerarchia: le perle furono anche preziosi di gran valore, doni fra regnanti, parti di gioielli della corona di varie nazioni e imperi in Europa e Asia, ponendosi al centro dell’attenzione dei legislatori “intenzionati a disciplinarne l’uso, vietandole, dosandole, concedendole ad alcune categorie e autorizzandole in talune precise circostanze”. Il linguaggio delle perle non era infatti relegato al “solo” ambito del lusso, ma la perla poteva trasformarsi in fruttuosi investimenti o in imprese tali da promuovere il cambiamento dei destini di una collettività.

La perla: un valore sia reale sia altamente simbolico. Un insieme di significati per un oggetto raro e prezioso, quindi prediletto e desiderato, differente, nelle sue molteplici varietà, per dimensioni, forma, colore, lucentezza. Vita e morte, rinascita, dolore, lutto, lacrime. Simbologie contrapposte che si estendono fino al mondo cristiano, ad esempio con la purezza delle Vergine Maria identificata sia con l’ostrica sia con la perla. Ma anche emblema nuziale di castità. O ispirazione per molteplici modi di dire attualmente ancora in vigore che si fondano sull’idea di bellezza ed eccellenza che si irradia dalle perle “(…) Una donna virtuosa è definita una autentica perla, e certi sensati consigli sono “perle di saggezza”.

L’appuntamento è dunque per giovedì 07 marzo alle 17,30 al Palazzo del Podestà. La partecipazione alla conferenza è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti sul sito www.ticketlandia.com.

Grazie alla collaborazione con Punto a Capo libri, sarà inoltre possibile acquistare in loco il volume al termine dell’incontro.

Si ricorda inoltre che La Mostra Le Mura nella Storia. Tesori di un città-fortezza del Rinascimento è aperta al pubblico, con ingresso a pagamento, da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00, sabato e domenica dalla 10.00 alle 19.00.

Presso il bookshop di Palazzo del Podestà è in vendita al prezzo speciale di € 20,00 il catalogo Le Mura nella Storia con le schede di tutte le opere esposte corredate dall’iconografia di ciascun pezzo. Il catalogo, edito da Nomos edizioni, è stato curato da Roberta Frigeni e Nicholas Fiorina.

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