Mancherebbe solo l’ufficialità per il passaggio di Trussardi al Gruppo Miroglio: a stabilirlo è stato il Tribunale di Milano, dove l’azienda dell’alta moda italiana fondata nel 1911 a Bergamo da Dante Trussardi un anno fa aveva aperto una procedura di ricomposizione della crisi.
La rivelazione è arrivata da TPF_The Platform, piattaforma di informazione indipendente dedicata a moda e lusso e diretta da Maria Silvia Sacchi che già a ottobre aveva anticipato il possibile interesse del gruppo piemontese a rilevare il marchio che nel tempo ha accumulato un debito di oltre 50 milioni di euro.
Non solo: nell’accordo, che consentirà di ripagare i creditori, ci sarebbe anche il passaggio di alcuni negozi e di un numero non ancora stabilito di dipendenti, ma non Palazzo Trussardi di piazza della Scala a Milano.
La società di Alba, guidata da Alberto Racca, al momento detiene 9 marchi (tra i quali spiccano Motivi ed Elena Mirò) e altre 36 società controllate ma Trussardi sarebbe sicuramente uno dei tasselli più importanti per il gruppo, dato il peso del marchio e la sua riconoscibilità nel mondo.
Al momento sarebbero in corso le trattative con il sindacato per finalizzare l’operazione.
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