La sfida tra Atalanta e Bologna, in programma domani (domenica 3 marzo) al Gewiss Stadium, ha tutti i connotati dello spareggio con vista sul quarto posto che vale l’accesso alla prossima e nuovissima Champions League che scatterà dalla stagione 2024/25.
La Dea, quinta in classifica con 46 punti, vuole riscattare il tonfo di San Siro contro l’Inter architettando l’operazione sorpasso ai danni della squadra di Thiago Motta, issatasi al quarto posto con due lunghezze di margine sugli orobici. In altre parole, una partita tutt’altro che banale.
Così come non lo sarà quella di Remo Freuler, pronto a fare ritorno Bergamo dopo quasi due anni e per la prima volta in carriera da avversario dell’Atalanta. Il centrocampista svizzero, infatti, dalla scorsa estate veste la maglia rossoblù, dopo aver disputato una sola stagione in Premier League con quella del Nottingham Forest, club per il quale ha lasciato la Dea al termine dell’annata 2021/22.
Ciò che però è rimasto impresso lungo il suo percorso è l’essere riuscito a diventare un pilastro, nonché uno dei giocatori più rappresentativi, del ciclo targato Gian Piero Gasperini in nerazzurro. Freuler, arrivato in Italia a gennaio del 2016 dal Lucerna, ha svoltato proprio con l’approdo in panchina del tecnico di Grugliasco, che di lui ha saputo farne un punto fermo all’interno del suo progetto.
Sei anni e mezzo a tinte nerazzurre sono tanti e ad impreziosirli ci sono i numeri che certificano una storia d’amore vera e sincera: 260 partite, 21 gol, 23 assist e un posto speciale nel cuore del popolo bergamasco, che nessuno potrà mai portargli via. Proprio così, perché Freuler, oltre alla maglia della Dea, ha stretto un solido legame anche con la città di Bergamo, nella quale ancora oggi fa prontamente ritorno non appena ne ha l’occasione. E’ così che funziona quando si è stati veramente bene.
Il copione si ripeterà anche domani (domenica 3 marzo) anche se questa volta le vesti saranno inedite, ossia quelle del rivale che proverà a regalare un dispiacere sportivo a quello stadio e a quella gente che fino a poco tempo fa altro non erano che la sua casa. Non lo dimenticherà questo, Freuler, così come non lo faranno i suoi (ex) tifosi pronti ad omaggiarlo come meritano coloro che hanno onorato questa società.
Perché sì, il calcio è fatto di cicli, di storie che si aprono e si chiudono in maniera naturale, ma è anche emozione e istantanee che non potranno mai svanire. Freuler e l’Atalanta hanno viaggiato a braccetto per tantissimo tempo, come se fossero una cosa sola, anche se poi arriva il giorno in cui si scelgono strade e sfide differenti. Ma ciò che conta rimane quello che si è fatto insieme. Un marchio indelebile e una storia impossibile da cancellare. Tra Freuler e l’Atalanta è andata esattamente così.
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