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"futuro comune"

Elena Carnevali incontra le associazioni: “Il vero volontariato si fa collaborando a progetti comuni, in spazi condivisi e pieni di opportunità”

Il CSV ha ospitato la candidata per confrontarsi e analizzare i temi messi sul piatto dagli enti locali

Bergamo. Il volontariato è uno degli elementi fondamentali per la vitalità e la salvaguardia del territorio e della città di Bergamo. A tal proposito, il CSV (Centro di Servizio per il Volontariato) di Bergamo ha manifestato la volontà di interloquire con i due candidati sindaci, confrontandosi in relazione ai temi cari alle varie associazioni bergamasche. Ospite della prima serata, Elena Carnevali.

“Il ruolo di CSV e del volontariato nella nostra società è importante per tenere il passo con i cambiamenti – ha esordito la candidata del PD -, mantenendo alto il valore dell’associazionismo e andando così ad incidere anche nella vita pubblica”.

CSV riunisce migliaia di associazioni senza scopo di lucro e trova nel territorio bergamasco uno dei poli più rigogliosi; basti pensare come la città di Bergamo sia stata la prima città capitale del volontariato. L’ente pone da sempre come pilastri quattro temi importanti: povertà, salute, giovani e cultura. Aspetti analizzati nel corso dell’incontro anche da Carnevali, la quale ha ribadito la centralità di essi: “È necessario approfondire il tema relativo alla povertà, perché nella nostra città è ben presente. Ci sono diverse facce di essa e una di queste è la povertà educativa, che incide notevolmente su varie generazioni, le quali non si sentono incluse; per questo è necessario che nei vari progetti il volontariato sia un motore di crescita, di quello che, ad esempio, si vive nei quartieri, in modo da diventare luoghi fisici di crescita e accompagnamento. Abbiamo il compito di facilitare queste realtà”.

“Nella salute il volontariato è un fattore determinante. Nel mio programma sarà di centrale importanza la salvaguardia di famiglie emarginate, le quali rischiano di versare in condizioni dannose. Per quanto riguarda la cultura, sosterremo al meglio le associazioni culturali in modo tale da fare con loro una programmazione mirata sul patrimonio immenso che ci circonda, cercando anche di raggiungere chi ha più difficoltà ad accederci”.

Tematica del volontariato giovanile che va di pari passo con la questione ampiamente analizzata dell’esigenza di risorse, da parte delle associazioni: “C’è sicuramente una necessità di risorse economiche e per questo l’amministrazione punterà a capire in anticipo i fondi dei quali si necessita, usando come base una progettualità – sottolinea Carnevali -. Di notevole importanza anche la volontà di un ricambio generazionale, la quale consiste nello sfruttare le nuove e diverse modalità in grado di accogliere i giovani; siamo noi che dobbiamo evolverci e loro che devono sentirsi partecipi, perché la partecipazione è un’esigenza da incrementare”.

Una delle necessità più evidenziate da CSV e dalle sue associazioni è la possibilità di avere strumenti utili al dialogo tra i vari soggetti. A tal proposito, la candidata ha voluto puntualizzare “L’importanza di un ente all’interno del Comune in grado di collaborare al meglio con le associazioni. Ho un sogno: vorrei che Bergamo abbia una casa delle associazioni, tale da facilitare le diverse realtà che cercano casa; un luogo dove ci si fonde, avendo la possibilità di creare contaminazioni in grado di dare maggiori possibilità a chiunque. È un obiettivo ambizioso che metterò nel mio programma; che esso sia un luogo non solo fisico, ma anche di pensiero.”

Aspetto altrettanto rilevante è quello del cosiddetto ‘volontariato liquido’ o ‘occasionale’, che coinvolge più di due milioni di volontari, i quali non fanno parte di associazioni, ma offrono gratuitamente le proprie forze per la comunità; ne è da esempio un evento come ‘La piadina solidale’: “Pensiamo anche alla grande risposta dei giovani che vanno ad aiutare nelle zone terremotate o di chi svolge volontariato nella sua quotidianità senza rendersene conto. Bisogna intercettare questa volontarietà con la volontà di sentirsi coinvolti e creando una continuità in quello che si fa. È determinante evidenziare come ogni singola persona che fa un gesto diventi parte di un progetto comune e di un contesto”. Per coinvolgere al meglio questa frangia, CSV sta sperimentando una piattaforma in grado di dare la possibilità alle varie organizzazioni di ‘mettersi in vetrina’ e accogliere nuovi membri, i quali potranno analizzare le differenti domande e rispondere ad esse.

“Per quanto riguarda i progetti futuri, inseriti nel mio programma, annuncio la fondamentalità nel voler realizzare sempre più reti di connessione e per farlo è necessario progettare insieme, con strumenti di co-progettazione, sentendosi parte di un insieme di idee, dando pluralità di opportunità e affrontando così ambiti importanti come quello del disagio giovanile”.

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