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Verdello

Lei lo lascia, lui per 2 anni si apposta sotto casa e la tempesta di messaggi: a processo per stalking

La ragazza non usciva più di casa e viveva in uno stato di ansia e di paura. La denuncia è scattata dopo la morte del padre di lei: la giovane non si sentiva più sicura

Verdello. Si presentava fuori dalla sua abitazione tutti i giorni, spesso più volte al giorno, scavalcava il cancellino e si sedeva sul dondolo in giardino ad aspettarla. La seguiva, la pedinava, cercava ogni volta di parlarle e di convincerla a rimettersi con lui. Le mandava decine di messaggi minatori: “Metto delle bottiglie di benzina sotto casa tua e le faccio saltare”, “Ti taglio le gambe”, “Ti taglio la lingua”, “Oggi è il giorno che mi faccio 30 anni”.

La vita di una 23enne di Verdello, è radicalmente cambiata da quando, nel febbraio 2021, ha lasciato S.S., 25enne di Verdellino. Ha sopportato senza sporgere denuncia fino a quando, dopo la morte di suo padre avvenuta nel giugno 2023, non si sentiva più sicura in casa da sola con la mamma, così si è presentata dai carabinieri raccontando quanto le stava succedendo. Ora il ragazzo, sottoposto al divieto di avvicinamento alla sua ex, deve rispondere di stalking in tribunale.

Nel corso dell’udienza di martedì 27 febbraio è stata sentita la mamma della vittima: “Mia figlia non viveva più. Era ansiosa, piangeva, non aveva più voglia di fare nulla e nell’ultimo periodo non usciva più perché aveva paura di incontrarlo, che lui la seguisse o si presentasse nei luoghi frequentati da lei”. Un comportamento ossessivo, pressante, mai sfociato fortunatamente in aggressioni fisiche nei confronti della giovane, dei suoi familiari o amici.

“Non reggeva più la pressione e ha iniziato ad andare da uno psicologo”, racconta la madre.

Un’amica della ragazza ha dipinto lo stesso scenario: “Anche quando stavano insieme lui era ossessivo, la minacciava, la controllava, le mandava continui messaggi per sapere dov’era, con chi era, cosa faceva. L’ha lasciato perché non ne poteva più di questi suoi comportamenti ma lui ha continuato ad ossessionarla. Quando usciva di casa la maggior parte se lo trovava in strada o davanti al cancellino, nel parcheggio o nelle vie limitrofe alla sua abitazione. Una sera siamo andate ad una festa in paese e lui ci ha seguite”.

In un’occasione le due amiche si sono viste in un bar: “Lui è arrivato e voleva costringerla ad andare a casa con lui. Così siamo uscite, siamo andate alla macchina e lui si è piazzato dietro l’auto con le mani sul lunotto posteriore per non farci partire. Allora terrorizzata ha chiamato suo padre che è arrivato ed ha mandato via S.”.

Anche nei giorni in cui è venuto a mancare il padre della ragazza, il 25enne non ha mollato la presa, come racconta l’amica: “Io sono andata da lei e lui era sotto casa sua. Sono andata via verso le 2 di notte e lui era ancora lì. Il giorno del funerale ci ha detto che aveva dormito lì fuori tutta la notte”.

Anche l’amica è stata testimone del cambiamento della vita della vittima: “Stava addirittura attenta alle luci che accendeva in casa perché diceva che se lui vedeva la luce del bagno accesa le scriveva ‘Perché sei in bagno? Ti stai truccando? Con chi devi uscire?’. Poi aveva modificato il giro che solitamente faceva con il cane e si faceva sempre accompagnare a casa da qualcuno”.

Nel corso della prossima udienza, fissata per il 15 marzo, verrà sentito l’imputato.

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