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Dalmine, le reazioni

Gli incarichi contestati al sindaco, Lega: “Spazzatura”. Crepe nella maggioranza: “Chiederemo un parere legale”

Il caso degli incarichi agli avvocati "colleghi di studio". Sala, segretario provinciale del Carroccio: "Fatti vecchi. Se gravi, perché vengono segnalati solo ora, sotto elezioni?". Zanga, Simoncelli e Iodice (Fratelli d'Italia): "Noi fortemente critici, ci eravamo già espressi"

Dalmine. “Piena fiducia al sindaco di Dalmine, Francesco Bramani“. Il segretario provinciale della Lega, Fabrizio Sala, definisce “spazzatura” le “illazioni riportate da gente che nemmeno ha il coraggio di esporsi alla luce del sole. Sono modalità operative minatorie, che non ci appartengono. Se qualcuno vuole il Comune di Dalmine – aggiunge – alzi la mano e la smetta di rompere le scatole”. E ancora: “I fatti in questione risalgono a qualche anno fa. Se erano così gravi – si domanda Sala – perché nessuno li ha segnalati a tempo debito? Perché se ne parla solo adesso, sotto elezioni?”.

Il tema riguarda una serie di incarichi assegnati dal sindaco leghista di Dalmine (professione avvocato) a dei colleghi a lui apparentemente molto vicini. “Colleghi di studio legale”, si potrebbero definire, reperibili allo stesso indirizzo e allo stesso numero di telefono di Bramani, chiamati a difendere il Comune in diverse cause giudiziarie, più o meno rilevanti. I documenti che parlano di questi incarichi sono stati raccolti e recapitati alla redazione in forma anonima.

“Solo dopo che la Giunta aveva deliberato siamo venuti a conoscenza dei rapporti fra il sindaco Bramani e i legali individuati. Per questo, a suo tempo, abbiamo assunto una posizione fortemente critica, in quanto ritenevamo che tali nomine, almeno nello spirito, fossero in contrasto con il principio di imparzialità cui si debbono attenere le Pubbliche Amministrazioni”, spiegano in una nota congiunta Antonietta Zanga, consigliere capogruppo “Noi siamo Dalmine-Fratelli d’Italia”; Sara Simoncelli, assessore all’Ambiente, Lavori Pubblici, Manutenzioni, Sicurezza e Protezione Civile; Gianluca Iodice, ex vicesindaco ed ex assessore alla Cultura, Istruzione, Comunicazione e Digitalizzazione (questi ultimi due, sono passati da Forza Italia a Fratelli d’Italia dopo un rimpasto in Giunta che, di fatto, aveva già messo alla prova la tenuta della maggioranza).

“Tanto il sindaco, quanto il segretario comunale – aggiungono – ci hanno assicurato che non si trattava di atti illegittimi e a tale parere ci siamo attenuti. Per questo, a fronte delle accuse che gli vengono mosse, esprimiamo la nostra solidarietà al sindaco. Per il diverso rilievo che ha assunto la vicenda e a tutela dell’onorabilità personale degli allora due membri della Giunta comunale (a Iodice sono state revocate le deleghe, ndr) chiederemo un parere legale terzo. Si tratta per noi di un atto dovuto, che metterà fine a tutte le illazioni”.

Neutrale, infine, la posizione di Renato Mora, capogruppo del Partito Democratico e candidato sindaco della colazione Pd-lista civica Nostra Dalmine. “Non ho elementi sufficienti per giudicare, ma è lecito chiedere chiarezza”.

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