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L'allarme

Bergamo, precari e monoreddito nella scuola: sono oltre 4400

Nell’anno scolastico 2015/16 il dato percentuale sul personale docente a tempo determinato risultava essere del 16.09%, nel 2022 è diventato del 23.92%

Bergamo. Il tempo determinato è sempre più elevato. Anche nel settore scolastico. Cosa che fa lanciare l’allarme da parte della UIL Bergamo e dalla Uil Scuola Bergamo.  I dati ci dicono che nel 2022/2023 nel solo mondo scolastico nella provincia di Bergamo tra docenti e personale ATA si sono registrati ben 4.429 precari (3501docenti precari su 14637, e su 3917 tra personale ATA). Se si effettua un raffronto con l’anno scolastico 2015/16 qui il dato percentuale sul personale docente a tempo determinato risultava essere il 16.09%. Nel 2022/ il dato è balzato al 23.92%,. Non inferiore la crescita sul personale ATA passato dal 14,49% ( 2015/16) al 23.69% nel 2022-23.

II dati della tessa Lombardia confermano questa preoccupante tendenza dove i docenti a tempo determinato, secondo la Uil Scuola Lombardia , sono passati da 17mila 300 nel 2015 a 31mila nel 2023 colpa anche della modalità di reclutamento che non premia il merito ma è affidato ad un “bottone” pigiato durante i quiz. Per il Coordinatore Uil Bergamo Pasquale Papaianni il tema precarietà è un argomento che in una provincia come Bergamo con minime percentuali in materia di disoccupazione non può da oggi non fare i conti con una mole importante di personale precario e monoreddito.

“Si deve fare i conti continuamente con il costo della vita, – evidenzia il coordinatore territoriale UIL – e l’incertezza del domani. Una situazione che nello specifico per la scuola viene anche aggravata da farraginose e tortuose procedure concorsuali. In una società dove ci apprestiamo ad una futura generazione di over 65, è necessaria un’inversione di rotta con una politica colta alla stabilizzazione dei lavoratori e al loro benessere che possa permettere accesso a mutui, assistenza gratuita per l’inserimento dei figli nel mondo dell’istruzione e nel tessuto sociale”.

Lo spaccato del mondo precario non riguarda solo la scuola è un fenomeno che rappresenta una platea abbastanza considerevole del pubblico impiego. Si tratta di un esercito di donne e uomini che hanno bisogno di una risposta di equità e giustizia sociale.

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