Bergamo. Nella lista civica di Andrea Pezzotta la carica delle donne impegnate nel sociale. E’ ormai in dirittura d’arrivo la top 32 dei nomi civici indicati dal candidato della coalizione di centrodestra per la corsa alla poltrona di sindaco di Bergamo. Mancano ancora due mesi e più alla scadenza, al termine per la presentazione della lista, ma Pezzotta non ha perso tempo.
Nominato, infatti, si è messo subito al lavoro per cercare di individuare uomini e donne, giovani e persone d’esperienza, capaci di portare un valore aggiunto alla carica politica che sarà espressione, invece, delle rose in forza a Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Racconta di essere a buon punto, l’avvocato, durante l’inaugurazione del suo quartier generale in via XX Settembre, di aver macinato colloqui, incontrato gente, stretto tante mani e di aver individuato una serie di figure importanti appartenenti a svariati mondi, dalla sanità, alle libere professioni, passando per l’associazionismo e il volontariato.
Ed è così che, tra gli altri e tr ale altre, compaiono anche tre nomi di donne che, impegnate nel sociale, hanno dato la loro disponibilità a candidarsi. Si tratta di Lucia Bonassi, psicologa e psicoterapeuta impegnata all’ospedale Bolognini di Seriate, di Monica Bonacina, volontaria per l’Unione Ciechi e per l’associazione Omero e di Samuela Langè, membro di Aminc Bergamo.
Tutte e tre hanno dato piena fiducia a Pezzotta, sposando il progetto dell’avvocato che non ha mai nascosto di voler puntare molto su donne e giovani per dare voce e corpo alla sua lista. Non mancheranno poi alti profili del mondo dello sport, come l’avvocato Cesare di Cintio, avvocato e commissario nazionale per il ciclismo, o come il primario dell’ospedale Papa Giovanni Giovanni Danesi, l’immobiliarista Laura Adele Feltri, figlia di Vittorio Feltri. Senza dimenticare Mario Comana, professore ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari all’Università LUISS.
Nel frattempo la campagna elettorale di Pezzotta continua a spron battuto e, tra un cartellone, la stesura del programma e il completamento della lista, c’è tempo anche per lanciare una proposta alla diretta avversaria Carnevali rispetto alla querelle relativa al tema della sicurezza in stazione. Un botta e risposta che va avanti ormai da diversi giorni, con le frecciate di uno e e le risposte dell’altro. Una “telenovela”, come l’ha definita l’avvocato: “Quando leggo l’affermazione della candidata sindaco Carnevali secondo la quale i bisogni della gente che abita nei pressi del Piazzale degli Alpini saranno al centro del suo programma, mi viene da pensare come si possa prestar fede a questo proposito, alla luce di quello che è stato fatto, anzi non è stato fatto, negli ultimi dieci anni di amministrazione della città.
Pongo però, a questo punto, una questione di metodo.
Questa sorta di confronto perenne a distanza sul tema mi sembra che stia diventando un po’ stucchevole e forse molesto per i lettori. Provo quindi ad avanzare una proposta diversa. Perché non incontriamo insieme il comitato dei cittadini di quell’area tormentata della nostra città e sottoponiamo loro le rispettive ricette per cercare di migliorare la situazione (insieme alla condizione di tutti quelli che devono transitare quotidianamente dalla stazione per ragioni di studio o di lavoro)?
Forse, in questo modo, chi sarà chiamato a votare fra pochi mesi avrà la possibilità di valutare quale sia la proposta migliore cui dare fiducia. Se la candidata Carnevali è disponibile a farlo, possiamo organizzare il confronto anche subito”.
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