Milano. La striscia di vittorie consecutive dell’Atalanta nel 2024 si conclude a 6, dovee era iniziata: a San Siro in casa del Milan. La Dea non riesce a bissare il colpo del 10 gennaio e stavolta deve accontentarsi di un 1-1 che ha più il sapore di un punto guadagnato che di due persi. Con tanti ringraziamenti a Mister San Siro Teun Koopmeiners, che dopo la doppietta in Coppa Italia si ripete, ancora su rigore. Terzo gol consecutivo che silenzia oltre 70mila: una sana abitudine per l’olandese.
Nei 46 giorni di distanza tra le due partite sono cambiate tante cose, ad esempio che tutti i giocatori sono a disposizione, ma non si modifica la formazione iniziale di Gasperini, che ha riproposto Miranchuk nel tridente preferendolo a Lookman, Pasalic e Scamacca. Il mister torna comunque sui suoi passi all’intervallo, inserendo il nigeriano, che mancava da due mesi tra Coppa d’Africa e infortuni.
D’altronde nei primi 45 minuti non c’è stato granché di funzionante, né i meccanismi offensivi ma nemmeno quelli difensivi specialmente di marcatura su Leao, autore di un’invenzione che ha sbloccato la partita dopo 3 minuti lasciando sul posto Scalvini e Holm, con quest’ultimo anche lui sostituito all’intervallo. Non prima, però, di essersi preso un calcione in area da Giroud, valso (dopo check Var) il momentaneo pari.
Il 4-1-4-1 messo in campo da Pioli non è di facile lettura per gli uomini di Gasperini, che non riescono a produrre grandi occasioni e a prendere i tempi delle uscite in aggressione sull’uomo. Carnesecchi all’ora di gioco piazza la ormai solita parata pesante che fa da preludio a una ventina di minuti di sofferenza, anche fisica (con Scalvini che deve uscire con una contusione alla spalla).
Alla fine il risultato non si sblocca più: la Dea sale a 46, si stacca dal Bologna che resta a +2 e attende le romane: la Lazio a -6 incontra la Fiorentina, la Roma a -5 il Torino. Mercoledì Dea a San Siro bis, contro l’Inter sempre più capolista.
Finisce in parità al Meazza ⏹
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— Atalanta B.C. (@Atalanta_BC) February 25, 2024
Milan-Atalanta 1-1
Marcatori: 3' Leao, 42' rig. Koopmeiners
Milan (4-1-4-1): Maignan; Florenzi (57' Calabria), Thiaw, Gabbia, Theo Hernandez, Adli; Pulisic (88' Okafor), Bennacer (79' Musah), Loftus-Cheek, Leao; Giroud. A disp. Mirante, Sportiello, Kjaer, Kalulu, Jimenez, Terracciano, Reijnders, Chukwueze. All. Pioli
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Scalvini (89' Toloi), Djimsiti, Kolasinac; Holm (46' Zappacosta), Ederson, De Roon, Ruggeri (79' Hien); Koopmeiners; Miranchuk (63' Scamacca), De Ketelaere (46' Lookman). A disp. Musso, Rossi, Palomino, Hateboer, Bakker, Adopo, Pasalic, El Bilal. All. Gasperini
Arbitro: Orsato
Ammoniti: Pioli (all., 39'), Leao (45+3'), Lookman (56') per proteste; De Roon (44'), Holm (45+3'), Ederson (90+4') per gioco falloso
Espulsi: -
Note: 70mila spettatori. Recupero tempo pt 3', st 5'
I gol
3' 1-0, Leao - Il portoghese parte coi piedi sulla linea a sinistra, spezza il raddoppio di Scalvini e Holm e poi si inventa uno splendido destro all'incrocio opposto da posizione defilata che lascia immobile Carnesecchi.
42' 1-1, rig. Koopmeiners - L'0landese dal dischetto è glaciale. vede il tuffo di Maignan e calcia centrale, zittendo San Siro.
Il migliore in campo
Berat Djimsiti - Solito baluardo: cerca di suonare la carica anche nei momenti più difficili. Toglie Giroud dalla partita.
Il momento chiave
61’, la parata di Carnesecchi - Nel momento di massima sofferenza, il portiere nerazzurro si supera per respingere il tiro di Calabria, che si era liberato al tiro in area: il numero 29 ha ribattuto di posizione ribatte restando in piedi ed evitando il 2-1 che avrebbe potuto cambiare la partita.
La moviola
39' - Orsato viene richiamato al Var per un fallo di Giroud su Holm: il francese alza la gamba in ritardo in area su Holm, che stava andando a colpire di testa su corner. L'arbitro assegna il rigore.
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Le dichiarazioni
Gian Piero Gasperini: “Un punto guadagnato, sofferto, difficile. Una prestazione prevalentemente difensiva, ma quando esci da queste partite con un punto sei sodisfatto: è un punto che in qualche modo premia se non la qualità della prestazione almeno l’attenzione, la concentrazione, il desiderio di uscire da qui con un punto”.
Stefano Pioli: “Il rigore non c’era, fa la differenza, per due motivi: Holm si mette le mani in faccia ma senza aver subito nulla in faccia, questa caduta glielo fa rivedere. Per il metro di giudizio di Orsato questo rigore non l’ha mai dato. Certe cose mi danno tanto fastidio…”
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