Bergamo. Una casa della coalizione per una candidata che, dell’ascolto, fa una delle sue caratteristiche principali. Oltre alla partecipazione e al confronto, come ricorda, raggiante, a microfono aperto.
E’ la giornata di Elena Carnevali, della candidata del centrosinistra, che ha inaugurato il suo Point in via Sant’Orsola tra tanti militanti del Pd, il suo partito, volti noti della politica bergamasca appartenenti alla sua area politica e anche rappresentati delle liste che ne sosterranno la candidatura, Lista Gori in primis. Senza dimenticare il sindaco Giorgio Gori e parecchi degli assessori dell’attuale Giunta, alcuni dei quali già quotati per continuare a farne parte laddove la candidata fosse eletta.
Un point che racconta molto di Carnevali, tra led e televisioni, fotografie del suo tour nei quartieri, cartelloni elettorali in bianco e nero, salette per le riunioni e una vetrina che dà sulla strada, e il claim della campagna, “Una signora città”. Con in bella vista, gialla, una mappa con i quartieri della città dove, lei spiega, si potranno trovare anche i programmi elettorali per ciascuna realtà.
Città e cittadini, gli stessi per i quali ha messo a disposizione anche un numero di telefono, una sorta di linea diretta: “Sì, qualcuno mi ha chiamata e in molti hanno anche scritto delle mail. Fanno presente problemi, segnalano delle mancanze, suggeriscono e mi chiedono un incontro. A tutti dico che chi vorrà, mi potrà trovare anche qui: la sede sarà aperta dalle 9 della mattina fino alla sera e, compatibilmente con gli impegni, sarò a disposizione.
Non ci sarà mai un giorno in cui non mi metterò a servizio perché, a differenza di altri, il mio vuole essere un impegno costante e dedicato”.
Sulle polemiche degli ultimi giorni, Carnevali sottolinea: “Mi colpisce sempre molto quando sento dire che in questa città sono stati fatti molti disastri. Io trovo che sia il contrario. Ma il tema centrale è la contrapposizione tra due visioni opposte: da una parte quella che guarda al passato e dall’altra, la nostra, che punta dritto al futuro: tutta la campagna elettorale ruoterà attorno a questo dualismo”.
Sicurezza e viabilità, poi, due dei grandi argomenti che muoveranno i pensieri e i programmi elettorali da qui al 9 giugno: “Io non ho ancora capito cosa propongono i miei avversari. Dicono solo che ci sono i problemi. Io credo che la Teb2 e l’eBRT rappresentino due strumenti importantissimi per consentirci, insieme alla realizzazione di parcheggi di interscambio, di alleggerire il traffico in città. Sulla sicurezza credo che Gandi abbia detto bene: dire che in questi dieci anni non è stato fatto nulla, non solo è falso, ma rappresenta la visione di una persona che la sicurezza l’ha percepita e vissuta solo dal suo studio.
La stazione è certamente un luogo di criticità, dove si incontrano tanti problemi, come quelli delle persone con disagio o senza fissa dimora. Le forze dell’ordine hanno fatto tantissimo in termini di sicurezza urbana e per questo vanno ringraziate. Ma per garantire una riuscita ancora più incisiva dell’operato, bisogna puntare anche sulla riqualificazione di quei luoghi, mantenere il presidio e credere nel progetto, voluto insieme a Caritas, di allargare il Galgario per garantire un numero maggiore di posti, togliendo così le persone dalla strada”.
Nuove generazioni e longevità, due temi che fanno rima con la campagna di Carnevali, come Gori aveva dichiarato al nostro giornale dicendo che, al futuro sindaco, avrebbe lasciato un biglietto con scritto “demografia e giovani”: “Ricordo benissimo quelle parole, che ho fatto mie dal principio. Voglio che Bergamo diventi attrattiva per i ragazzi ma che sia anche sicura e diventi luogo protetto per chi ne ha bisogno. Vogliamo che Bergamo sia rispondente ai servizi dei cittadini e alle loro esigenze, ed è quello che stiamo cercando di fare con la proposta sulla casa per gli Under 35 e con quella sull’abitativo pubblico per chi vive situazioni di disagio e difficoltà, cercando anche di immaginare iniziative volte a combattere la solitudine”.
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