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L'intervista

Allarme smog, Garattini: “L’inquinamento aumenta la mortalità”

Il fondatore e presidente dell’Istituto Mario Negri evidenzia gli effetti delle particelle inquinanti e della scarsa qualità dell'aria

Da ormai diversi giorni tiene banco l’allarme smog. I dati relativi alla qualità dell’aria evidenziano un quadro regionale critico e, secondo Legambiente, la situazione non è stata mai così preoccupante dall’inverno del 2017.

L’inquinamento atmosferico è tornato ad essere un tema di estrema attualità dopo la statistica apparsa sul Sole24Ore, che ha segnalato come il Comune di Milano sia ormai da diversi giorni stabilmente nei primi posti della graduatoria delle città più inquinate al mondo secondo il sito svizzero IQAir.

Si è riaccesa, così, l’attenzione sull’inquinamento atmosferico e sui rischi per la salute dell’uomo. Abbiamo intervistato il professor Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto Mario Negri, per saperne di più.

In questi giorni si sta parlando molto dell’allarme smog e dell’inquinamento dell’aria. Che impatto hanno sulla salute dell’uomo?

La nostra salute è compromessa dall’elevato numero di particelle inquinanti presenti nell’aria che respiriamo. La loro cospicua presenza determina un aumento della mortalità, specialmente nei soggetti che hanno già molti fattori di rischio. Purtroppo non si può fare granché per cambiare: o si scappa da qualche parte dove c’è meno inquinamento o dobbiamo subire la situazione.

Ci vorrebbe una politica consapevole?

Dipende molto da noi. Se continuiamo a spostarci in auto quando potremmo muoverci a piedi oppure richiediamo tanti servizi che necessitano di bruciare energia le cose non miglioreranno. Inoltre abbiamo 12 milioni di fumatori che certamente contribuiscono all’inquinamento. Per farsi un’idea basta pensare che in Italia si fumano 40 miliardi di sigarette ogni anno. Ci sono tante ragioni per cui potremmo migliorare le cose, ma dipende da noi.

L’impatto dell’inquinamento sulla salute si traduce in un maggior numero di tumori? C’è una correlazione diretta?

Non conosciamo molto bene diversi fattori relativi agli effetti dell’inquinamento sulla salute dell’uomo. Di certo le polveri sottili danno fastidio ai polmoni: i tumori non insorgono il giorno stesso, ma nel tempo queste particelle si accumulano e arrecano danni. È necessario modificare le nostre abitudini perché sicuramente se non si fa niente per cambiare le cose non succede nulla.

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