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Torre boldone

Morto in moto a 35 anni, il papà di Andrea in lacrime: “Ci rimane un vuoto enorme” video

Bruno Bergamelli ricorda con dolore il figlio, pilota amatoriale deceduto in Spagna: "Almeno se n'è andato facendo ciò che amava". Giovedì alle 15 i funerali

Torre Boldone. Dietro agli occhiali scuri nasconde le lacrime per quell’unico figlio perso a 35 anni a causa di un incidente in moto. Bruno Bergamelli ricorda con dolore il suo Andrea, il pilota amatoriale che sabato (10 febbraio) è morto in Spagna durante una gara sul Circuit Ricardo Tormo di Valencia.

“La sua scomparsa ci lascia un vuoto enorme – le parole dell’uomo mercoledì alla camera ardente nella chiesetta di San Martino a Torre Boldone – ma almeno sappiamo che se n’è andato facendo ciò che amava”. Quella passione per le due ruote, che coltivava fin da piccolo e che lo portava ogni fine settimana a partire a bordo di un furgone che aveva allestito come un camper, con tanto di materasso per dormire e una tv per i momenti di svago.

Con quel mezzo due settimane fa aveva raggiunto la Spagna, al termine di una dura settimana di lavoro come idraulico alla “IT Impianti tecnologici” del suo paese, nel reparto manutenzione e avviamento dei negozi di alta moda. Con lui a Valencia c’erano tre amici anch’essi piloti e la compagna Lucia. Sabato pomeriggio la gara di Gully Racing, una delle tante alle quali aveva preso parte e in cui a volte capitano incidenti. Come quello del 2005, quando Andrea cadde sulla stessa pista. Ma stavolta il sinistro si è tramutato in tragedia.

 

Andrea Bergamelli

 

Al quarto giro, lungo un rettilineo, all’improvviso si è innescata una carambola dopo che una moto che era tra le prime posizioni ha avuto un problema al motore. Il biker bergamasco, che arrivava da dietro, si è schiantato ed è finito a terra per poi essere travolto da un’altra due ruote che lo seguiva: “Non sappiamo ancora bene come sono andate le cose, fatto sta che mio figlio non c’è più – prosegue Bruno Bergamelli, mentre sua moglie Silvia non se la sente ancora di parlare – Per noi è stato un fulmine a ciel sereno. Mi rimane un grosso buco nello stomaco. Ho perso un pezzo di me”.

All’ingresso della camera ardente è stato appeso uno striscione con la foto del 35enne e la scritta “Ciao Berga”, sul quale amici e conoscenti hanno lasciato una lunga serie di ricordi di vita di quel ragazzone benvoluto da tutti. Sulla bara, oltre al suo casco nero, è stata appoggiata la maglia dell’Argonese calcio a 5, dopo i motori l’altra sua grande passione insieme alla mountain bike.

I funerali saranno celebrati giovedì (22 febbraio) alle 15 nella chiesa parrocchiale di Torre Boldone e come aveva chiesto Andrea la salma sarà poi fatta cremare.

 

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