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Bergamo

Piscine Italcementi, Lega all’attacco sulla palestra: “Le associazioni sportive scompariranno”. Gori: “Fine di un’emorragia”

Discussione accesa in Consiglio Comunale sul futuro "Polo dell'acqua". Le minoranze: "Costi troppo alti e decisione frettolosa". Il sindaco: "Un atto di responsabilità e un impegno preso dieci anni fa. Con la nuova struttura risparmieremo il 47,58% in termini di energie"

Bergamo. La questione Piscine Italcementi arriva in Consiglio Comunale. A seguito della recente retrocessione del ramo di azienda “Centro sportivo Italcementi” da Bergamo Infrastrutture al Comune di Bergamo, delibera firmata dal sindaco Giorgio Gori e successivamente approvata dal Consiglio Comunale con l’obiettivo proprio di rilanciare le piscine e per favorire la promozione di un intervento di valorizzazione del centro sportivo dotato di notevoli potenzialità attrattive e di sviluppo, ora l’amministrazione pensa ad un’opera di vero e proprio restyling della struttura, definita “Polo dell’acqua”, mettendo a bando il cantiere che, come già spiegato dall’assessore Loredana Poli in sede di commissione, verrà realizzato a lotti.

L’assessore Loredana Poli, illustrando la delibera, punta l’accento sul tema palestra, tanto discusso in sede di commissione con contrarietà da parte delle minoranze: “Ribadisco che riguardo alla palestra che è previsto un ritorno, ma rassicuro che stiamo lavorando, insieme alle associazioni sportive, per affrontare la questione. Per quanto riguarda il lato attività di livello agostino normale, potranno trovare spazio all’interno della palestra San Tomaso nel rispetto della domanda di spazi del quartiere, che avranno la precedenza, mentre stiamo valutando le diverse possibilità per le gare che, invece, prevedono il pubblico”.

Richiesta di sospensiva da parte del consigliere Enrico Facoetti, Lega: “Non ho trovato nella delibera nessun accenno al fatto che è stata fatta una perizia fatta a luglio 2023 che verificava, correttamente, il vincolo previsto per il ricevente, il Comune, per il quale è previsto l’obbligo di mantenere intatta la struttura e le sue funzioni che, a suo tempo, fu donata dalla famiglia Pesenti. Le modifiche inserite, in particolare l’eliminazione della palestra, non sono infatti conformi alla donazione modale, perché, di fatto, con il nuovo piano di intervento, da centro sportivo, la struttura diventerebbe solo un centro natatorio”.

Gianfranco Ceci, Forza Italia, rincara la dose: “Anche al di sopra del vicolo e pone una questione di diritto, penso che questi passaggi complessi vadano analizzati con maggior attenzione per evitare che l’impianto cada”. Massimiliano Serra, Pd: “Nell’atto si dà contezza della consistenza del bene, ma non si pone una condizione subordinata al mantenimento. Viene naturale dire che si tratta di un impianto genericamente sportivo e non in mano ad una gestione limitativa. Senza dimenticare che questa soluzione è rigenerativa, rappresenta una miglioria per tutta la città. Ricordo inoltre che, in questo momento, in aula, non stiamo votando l’azione e i termini di bando di gara”.

Sospensiva rigettata. E la Lega presenta il suo ordine del giorno collegato a firma Luisa Pecce: “Il restyling delle Piscine Italcementi costerà al Comune, a mezzo leasing, tolti i canoni che il gestore darà all’amministrazione, 23 milioni di euro: una cifra importante che non verterà al rifacimento dell’intero edificio, non si tratta della costruzione da zero, come ad esempio è stato fatto per l’impianto di Stezzano costato decisamente meno, 6 milioni. Senza dimenticare poi la necessità di trovare una soluzione alternativa agli impianti sportivi, pensando, ad esempio, per la scuola Santa Lucia a collaborazioni con la nuova Accademia della Guardia di Finanza, dotata di impianti sportivi, o con l’Università che occuperà gli spazi dell’ex Accademia e che si doterà anch’essa di impianti”.

Un ordine del giorno anche a firma Lista Gori: “Chiediamo appunto che i lavori vengano realizzati per lotti – così Stelio Conti –, che venga data la massima attenzione anche agli spazi e ai servizi anche per i nuotatori paraolimpici e alle persone con disabilità, tariffe agevolate per questi ultimi e per le scuole e che venga valorizzata la vasca esterna per i bambini”.

Stefano Rovetta, Lega: “Faccio riferimento alle convenzioni, non convenienti, che avete stipulato con Chorus. Dove andranno queste associazioni che utilizzano la palestra? A San Tomaso? Ha un numero di posti esiguo. Dove andranno gli sportivi che praticano i tuffi? C’era una volta due strutture, Palazzetto e Italcementi. Oggi, solo un grosso punto di domanda. E tante associazioni che non sapranno dove andare. La palestra Grataroli non è poi una soluzione. Ma voi andrete avanti, nella vostra fretta. Non era meglio aspettare che il Palazzetto fosse pronto? Sono domande che vi consiglio, insieme alla responsabilità delle società sportive che chiuderanno”.

Alle repliche dell’assessore Poli, la chiusa del sindaco Gori, prima delle dichiarazioni di voto: “Tra i presunti rimproveri sospesi tra le obiezioni per eccessiva inerzia e quelle per troppa fretta, tra le due, sposo la prima. Ricordo solo che le prime riunioni le abbiamo fatte molti anni fa, all’inizio del primo mandato. Ai tempi, per la verità, c’era il patto di stabilità, con i fondi bloccati. Arriviamo così oggi, anche per via delle difficoltà incontrate, di carattere procedurale. Arriviamo dunque all’oggi perché abbiamo ricevuto una proposta seria e ogni ulteriore attesa sarebbe colpevole anche e soprattutto per via dell’aumento dei costi che generano una perdita di denaro. E questo non sarebbe giustificabile davanti ai cittadini.

Parliamo di uno tra gli impianti più belli in Italia, anche per la sua posizione. Ma fa acqua da tutte le parti, e non è una battuta. Porto solo qualche esempio, per far capire di cosa sto parlando: nel 2019 c’è stata necessità di spostare i quadri elettrici perché rischiavano di allagarsi, cadevano i calcinacci in acqua, a settembre scorso, prima della riapertura invernale, le tubature perdevano. Solo qualche mese dopo ci sono stati problemi con lo scambiatore di calore e sono stati necessari due interventi di saldatura in loco, a dicembre la vasca, crepata, perdeva acqua e i consumi erano arrivati ad essere tre volte tanto, senza dimenticare la vasca baby che si era riempita di ruggine.

Abbiamo così dovuto ricorrere a riparazioni sempre temporanee per andare avanti. Senza dimenticare il tema dei costi: ogni anno le piscine recano 600mila di euro di perdita a Bergamo Infrastrutture. Un nuovo impianto interviene, poi, in maniera significativa sull’efficientamento energetico. Un impianto consuma circa quattro volte l’energia necessaria a riscaldare una palestra. Con quest’opera di restyling, avremo a disposizione un impianto che consumerà il 16,62% in meno in termini di utenze (acqua, luce e gas), con costo di energia per ogni metro quadro che passerà da da 632 euro a 332 euro, ovvero il 47,58% in meno.

Rispetto alla richiesta di fermarci, come operato, dico che non la richiesta fatta dalla minoranza è insostenibile: abbiamo ricevuto, dai cittadini, un mandato per cinque anni e fino all’ultimo eserciteremo le nostre decisioni. Del resto, questo progetto, o meglio, questo impegno era inserito nel nostro programma elettorale, già dieci anni fa.

Rispetto alle obiezioni fatte a questa amministrazione rispetto a quanto fatto per gli impianti sportivi, posso solo dire che il bilancio è più che positivo, direi che abbiamo fatto abbastanza: lo stadio dell’Atalanta, il palazzo dello sport, che dopo 20 anni si è rivelata non più adeguata, abbiamo ristrutturato il Campo Utili, ora pensiamo al nuovo polo dell’acqua, abbiamo pensato all’edificazione della palestra del Campo di Marte, raddoppiato così gli spazi d’acqua, rifatto il Palazzo del Ghiaccio e molto altro ancora.

Rispetto al tema del piano economico e alle osservazioni che arrivano dalle minoranza, rispondo dicendo che non solo è stato validato ma anche valutato come congruo. In ogni caso agiremo su un bando che consentirà a qualunque concorrente di poter concorrere ad abbassare il costo. Rispetto alla responsabilità, credo che quella di questa amministrazione sia certamente quella di cercare di intervenire nei tempi più stretti possibili, con una scelta che sì ci impegna ad un investimento lungo, ma che chiude un’emorragia che dura da troppo tempo, rappresentata anche e non solo dalla perdita costante nel bilancio della struttura. Per quanto mi riguarda stiamo facendo la cosa giusta”.

 

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