Torre Boldone. Rientrerà in Italia martedì pomeriggio la salma di Andrea Bergamelli, il pilota amatoriale che sabato scorso (10 febbraio) ha perso la vita a soli 35 anni in un drammatico incidente in Spagna, nel Circuit Ricardo Tormo di Valencia.
Il lutto ha colpito l’intera comunità di Torre Boldone, dove il giovane abitava con la compagna ed era molto conosciuto. “Quando un ragazzo perde la vita in modo così tragico, mentre fa sport e insegue i suoi sogni e le sue passioni, non ci sono parole sufficienti a esprimere la tristezza e l’angoscia che proviamo tutti noi che in qualche modo l’abbiamo conosciuto e frequentato”, aveva commentato il sindaco Luca Macario.
Chi vorrà rendere omaggio ad Andrea, potrà farlo martedì 20 febbraio alla camera ardente allestita nella chiesina di San Martino Vecchio. I funerali, invece, sono in programma giovedì 22 alle 15, nella Parrocchiale di Torre Boldone.
Cosa è successo
La tragedia si era verificata intorno a mezzogiorno, durante l’attività del Gully Racing: Bergamelli era stato coinvolto nel terribile schianto in pieno rettilineo, sul tracciato di Cheste, che ha visto protagonisti tre piloti: il primo ha perso improvvisamente potenza e ha rallentato; il 35enne, in scia, lo ha tamponato, è caduto, ed è stato travolto dal terzo che arrivava dietro di lui e non è riuscito a evitarlo. Il pilota bergamasco è stato immediatamente soccorso in pista e trasportato al Centro Medico della zona, ma per lui non c’è stato nulla da fare.
Bergamelli, nella vita di tutti i giorni idraulico, per i suoi impegni con le due ruote si muoveva con un furgone, a bordo del quale caricava le sue moto. Anche per questa trasferta aveva fatto così, mentre la compagna Lucia lo aveva raggiunto in aereo. È toccato proprio a lei dare la notizia alla famiglia, al papà Bruno e alla mamma Silvia, rimasti a Torre Boldone. Notizia che poi, in serata, ha raggiunto il resto del paese, dove amici e conoscenti ricordano Andrea come un ragazzo “umile e sorridente, con la battuta sempre pronta e una parola di conforto per tutti”.
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