Bergamo. Torna l’allarme sicurezza nella zona della stazione cittadina, con due brutti episodi in poche ore. Dopo l’arresto mercoledì pomeriggio di un 24enne egiziano e la denuncia di un suo complice minorenne per una tentata rapina ai danni di un giovane studente che stava aspettando l’autobus per tornare a casa, nella serata di giovedì una banda di rapinatori composta da quattro ragazzi nordafricani ha preso di mira un altro giovane che aveva appena finito di lavorare.
Era da poco passata la mezzanotte quando la vittima stava tornando a casa a piedi dopo aver concluso il turno in un locale nella zona di via Bono. Giunto all’altezza del supermercato Il Gigante, è stato prima accerchiato dai quattro e poi minacciato con un coltello: “Se non ci dai tutti i soldi che hai e il cellulare ti tagliamo la gola”.
Temendo per la sua vita, il ragazzo ha iniziato a urlare, riuscendo a scappare in direzione della stazione. Nei pressi del McDonald’s i rapinatori, notando la presenza di altre persone, hanno deciso di desistere e si sono diretti all’interno dello scalo ferroviario per nascondersi.
Le pattuglie di due volanti della questura presenti in zona per il servizio di controllo del territorio, notando il movimento, hanno raggiunto i quattro, che però alla vista degli agenti si sono dati alla fuga. I poliziotti li hanno rincorsi e sono riusciti a raggiungerne uno: si tratta di un 20enne egiziano, richiedente asilo e con precedenti di polizia per possesso ingiustificato di armi, che è stato arrestato e condotto in carcere perchè ritenuto autore delle minacce con il coltello.
Dagli accertamenti è emerso che lo stesso, lo scorso 17 dicembre, si era dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce dopo aver seminato il panico insieme a un complice, arrestato, con un fucile da soft-air tra i passanti nella zona del Triangolo.
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