Ci sono Brumano e Cassiglio, che contano poco più di un centinaio di abitanti, ma anche Albino, Bergamo, Dalmine, Romano di Lombardia e Seriate, che insieme rappresentano un quinto della popolazione della provincia: sarà una tornata elettorale “pesante” quella dei prossimi 8-9 giugno in Bergamasca, con 164 Comuni al voto su 243, chiamati alle urne per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale.
Giornate nelle quali, alla luce del via libera del Consiglio dei Ministri al decreto Elezioni, i cittadini dovranno esprimere le proprie preferenze non solo per le amministrative ma anche per le europee: una novità che si affianca a quella del possibile terzo mandato per i sindaci dei Comuni da 5 a 15mila abitanti, dato che l’esecutivo ha dato parere favorevole alla rimozione del precedente limite.
Alle urne saranno chiamati circa 600.000 elettori, in rappresentanza di oltre 744.000 abitanti: quasi tutte le amministrazioni arrivano all’appuntamento per la scadenza naturale del proprio incarico (i canonici cinque anni), ad eccezione di Ambivere che è stato commissariato lo scorso agosto dopo la caduta della giunta guidata da Silvano Donadoni, sindaco dimissionario in seguito a insuperabili divisioni interne alla maggioranza.
“Curioso” poi il caso di Lenna, Onore e Scanzorosciate, che oggi al timone hanno i vicesindaci facenti funzione, dopo che i rispettivi sindaci (Jonathan Lobati, Michele Schiavi e Davide Casati) sono stati eletti in consiglio regionale un anno fa.
Tra i 164 sindaci uscenti troviamo 33 donne: un dato coerente con la media bergamasca, dove circa il 20% delle amministrazioni è a tinte rosa.
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Il rinnovo dei consigli comunali prevede l’elezioni di 10 consiglieri nei Comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti, 12 in quelli con popolazione fino a 10.000 abitanti, 16 fino ai 30.000 e 32 nel caso di Bergamo, capoluogo che supera i 100.000 abitanti.
Particolare attenzione è rivolta ai cinque grandi Comuni interessati dal voto: i già citati Albino, Bergamo, Dalmine, Romano di Lombardia e Seriate, infatti, rientrano per dimensioni nella casistica del possibile ballottaggio, con ritorno alle urne il 23 giugno nel caso in cui al primo turno nessuno dei candidati riesca a ottenere la maggioranza assoluta dei voti, cioè il 50% più uno.
Interessanti anche le scelte sui candidati, dato che solamente a Dalmine il sindaco uscente, Francesco Bramani, può ricandidarsi e si ricandiderà (contro un candidato unico espressioni delle attuali minoranze PD-Nostra Dalmine): con la partita già chiusa a Bergamo, dove a sfidarsi saranno Andrea Pezzotta ed Elena Carnevali, nelle altre piazze il rebus all’interno delle rispettive coalizioni non è ancora stato risolto.
LA MAPPA DEL VOTO
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