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Salute

L'approfondimento

Stop alla sudorazione eccessiva con il botulino

Oltre che per problematiche di ipersudorazione, la tossina botulinica è efficace anche per contrastare disturbi come specifici quadri di cefalea, vescica iperattiva, iperlacrimazione ed eccessiva salivazione

Non solo per appianare le rughe. La tossina botulinica o botulino fin dall’Ottocento ha trovato applicazione in ambito neurologico per trattare, tra gli altri, disturbi come le distonie, l’ipersudorazione e la cefalea. Ma come agisce? In cosa consiste un trattamento? Lo abbiamo chiesto al professor Mauro Porta, neurologo del Policlinico San Marco, dove è attivo un ambulatorio dedicato alla tossina botulinica.  

Professor Porta, innanzitutto che tipo di sostanza è la tossina botulinica? 

 La tossina botulinica o botulino è una tossina prodotta dal batterio Clostridium: ne esistono ben 7 tipi anche se quelli maggiormente utilizzati sono il tipo A e il tipo B. Questa agisce inibendo il mediatore cerebrale che fa contrarre il muscolo che entra in contatto con la tossina liberata dal nervo responsabile dell’attivazione di quel muscolo. Le prime testimonianze di esistenza della tossina botulinica risalgono già all’800, quando venne rilevata una correlazione tra l’insorgenza di casi di paralisi di tutto l’organismo in consumatori di salsicce. I primissimi effetti dell’assunzione di tossina botulinica vennero, infatti, descritti dal medico e poeta tedesco Justinus Kerner nel 1817, il quale aveva documentato in maniera dettagliata il primo soggetto vittima di intossicazione alimentare addirittura letale dovuta a ingestione di salsiccia, rilevando nel soggetto un’alterazione degli occhi con pupille dilatate, secchezza delle fauci, assenza di salivazione e lacrimazione, debolezza muscolare per interruzione del segnale nervoso tra nervo e muscolo e coinvolgimento del sistema neurovegetativo. 

Per quali disturbi e patologie neurologiche può essere indicata? 

In ambito neurologico la tossina botulinica viene utilizzata da molto tempo per trattare le distonie, cioè atteggiamenti forzati e involontari di determinati distretti muscolari (movimenti del capo su retro-collo, antero-collo, latero-collo, torcicollo) e problematiche legate a quadri spastici a insorgenza prevalentemente vasculopatica. È però molto efficace anche per altri disturbi che hanno un pesante impatto sulla qualità di vita e di relazione, come specifici quadri di cefalea, problematiche di ipersudorazione (sudorazione abbondante e immotivata alle mani, ai piedi e alle ascelle), vescica iperattiva, iperlacrimazione ed eccessiva salivazione. 

In che modo agisce il botulino? 

Il botulino agisce paralizzando il muscolo interessato dalla patologia, ad esempio nelle distonie, o riducendo la comunicazione tra i nervi e le ghiandole sudoripare e contribuendo così ridurre la produzione di sudore nel caso dell’ipersudorazione. 

In cosa consiste il trattamento? 

Tramite un elettromiografo o ecografo, viene identificato il muscolo interessato dalla patologia, all’interno del quale, tramite aghi speciali, viene iniettata la tossina. Le infiltrazioni si possono ripetere nel tempo, essendo un trattamento che agisce sul sintomo e non sulla causa. L’effetto compare, mediamente, dopo qualche giorno dalla iniezione e la durata è di circa 3-6 mesi. 

Ma è doloroso? 

La procedura è molto ben tollerata e senza effetti collaterali, a eccezione di un’eccessiva e temporanea debolezza del muscolo infiltrato. Anche se in casistiche quasi nulle, talvolta si sono verificate problematiche legate ad allergia ai farmaci.  

 

 

 

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