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Le polemiche

Agricoltori, Gori: “Le misure del Governo? Solo una competizione elettorale tra Meloni e Salvini”

Il sindaco di Bergamo, candidato in Pectore alle Europee: "Se il Green Deal non si fa insieme agli agricoltori, accompagnando le trasformazioni del settore, il rischio, tra proteste e opportunismi, è che siano i trattori a fermarlo"

Bergamo.Dubito si potrà condurre il mondo agricolo a ridurre il proprio impatto sull’ambiente, in termini di emissioni e di sacrificio della biodiversità, se non ci si preoccuperà di salvaguardare i redditi di chi ci lavora. Non solo sussìdi: servono investimenti e innovazioni come l’agricoltura di precisione e la genomica non-Ogm, che rende le piante più resistenti e riduce l’uso di pesticidi. Cari ambientalisti, o il Green Deal si fa insieme agli agricoltori, accompagnando le trasformazioni del settore, o il rischio – tra proteste e opportunismi – è che siano i trattori a fermare il Green Deal”. 

Anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, candidato in pectore alle Europee 2024, dice la sua rispetto alla polemica che da giorni tiene banco tra il mondo agricolo, il Governo e le politiche di Bruxelles.

E sulle misure che il Governo sta prendendo aggiunge: “Le misure fiscali su cui il governo ha “aperto” agli agricoltori – che rappresentano una correzione della precedente cancellazione degli sconti Irpef, decisa dallo stesso governo Meloni – sono solo il riflesso di una competizione elettorale tutta interna al centrodestra Salvini contro Meloni – che non sfiora neppure i veri problemi del settore. Tra questi, la richiesta di “prezzi giusti” per i prodotti agricoli, che rimanda ad un problema tutto italiano: qui il 95% delle imprese è di piccola dimensione (il che ci dice quanto sia impropria per il nostro Paese la narrazione sulle coltivazioni intensive le grandi aziende che inquinano). Per queste piccole imprese l’unica possibilità di miglioramento consiste nell’organizzarsi e unire le forze (come hanno fatto i coltivatori di mele del Trentino con il marchio “Melinda”): solo così potranno spuntare prezzi più equi e remunerare correttamente il lavoro degli agricoltori”.

E’ solo di ieri, infatti, venerdì 9 febbraio, la presa di posizione da parte della Premier Meloni di avviare una trattiva con gli agricoltori che, comunque, continuano ad alimentare la loro protesta. Al vaglio, così come indicato da Meloni, ci sono i tagli all’Irpef sotto i 10 mila euro, il rinvio di sei mesi dell’obbligo di assicurazione sui trattori, maggiori controlli per far rispettare i prezzi e una svolta significativa sulla politica agricola comunitaria.

Questi gli impegni presi in sede di tavolo di confronto a Palazzo Chigi alla presenza di Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Fedagripesca, Copagri e Alleanza cooperative. Le due misure, fiscale e di rinvio dell’obbligo assicurativo, saranno introdotte con emendamenti dell’esecutivo al Milleproroghe.

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