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Terza serata

Festival di Sanremo 2024: Angelina Mango in testa alla Top Five, Teresa Mannino Show

Jannacci, Massini e le morti bianche, Ramazzotti e l'appello di pace, un sempreverde Morandi e il Gladiatore all’Ariston

Tutti pazzi per Sanremo. Siamo giunti alla terza serata del 74° Festival della Canzone Italiana, il tradizionale appuntamento musicale che si svolge in cinque serate in diretta su Rai1 dal 6 al 10 febbraio 2024 dal Teatro Ariston di Sanremo. Apre un Amadeus felice per gli ascolti eccezionali che il pubblico sta regalando alla manifestazione e ringrazia orchestra e coro. Le canzoni del Festival sono già colonna sonora delle nostre giornate.

Secondo il conduttore si è parlato troppo del caso John Travolta e meno di altri interventi molto più importanti della serata di mercoledì, la seconda del Festival. Degno di nota lo spazio dedicato ai ragazzi di “Mare fuori”, in scena con un testo di Matteo Bussola; otto parole d’amore, un glossario per sensibilizzare contro la violenza di genere. E il toccante momento in cui Giovanni Allevi ha voluto condividere con noi le sue fragilità; in cui l’artista ha sottolineato più volte l’importanza di accettarci per quello che siamo.

Riparte la gara e i cantanti che si sono esibiti mercoledì presentano i cantanti che gareggiano giovedì. Quindici le canzoni in gara, alla fine della serata è stata stilata la classifica della Top Five, nata dalla somma del televoto a casa e del voto delle Radio.

I cantanti in ordine di uscita

Il Tre presentato da Loredana Bertè, Maninni presentato da Alfa, Bnkr44 presentati da Fred de Palma, Santi Francesi presentati da Clara, Mr. Rain presentato da Il Volo, Rose Villain presentata da Gazzelle, Alessandra Amoroso presentata da Dargen d’Amico, Ricchi e Poveri presentati da Big Mama, Angelina Mango presentata da Irama, Diodato presentato da The Kolors, Ghali presentato da Mahmood, Negramaro presentati da Emma, Fiorella Mannoia presentata da Annalisa, Sangiovanni presentato da Renga Nek, La Sad presentata da Geolier

Momento patriottico con Verdi

Sul palco dell’Ariston il Coro della Fondazione Verona canta “Va Pensiero” di Verdi, poi la gara riprende. Il canto lirico italiano è Patrimonio Unesco dell’Umanità, per omaggiare questo riconoscimento il 7 Giugno 2024 all’Arena di Verona e in diretta su Raiuno si terrà un enorme concerto lirico con 150 direttori d’orchestra e 300 musicisti; nell’anno in cui decorre tra l’altro il Centenario della morte di Puccini.

Una co-co one woman show

Dalla Sicilia con furore appare la co-conduttrice di questa serata del Festival, l’acclamatissima comica Teresa Mannino. Con timore di cadere, si appresta a scendere le scale, incitata fortemente dal pubblico. Vera one woman show, diverte da subito con una battuta che da sola vale l’intera serata: “A Sanremo più nasi che fiori”, riferimento ovvio alle comuni caratteristiche fisiche con Amadeus. Il palcoscenico ritornerà in suo potere più in là nella serata e si dimostrerà assolutamente all’altezza, padrona di casa, molto sicura di sé, soprattutto nel suo monologo (si diceva non fossero previsti per questa edizione…). Divertente, sagace, ironica, scherza ma fa riflettere anche molto su scienza e filosofia, con prese in giro da nord a sud.

Omaggio a Terra Promessa e un appello di Pace

Eros Ramazzotti ospite speciale per questa serata, invitato per festeggiare i 40 anni della sua “Terra Promessa”, brano con cui vinse su questo stesso palco nel 1984, un allora solo ventenne Eros nella categoria Nuove Proposte. La canta di nuovo, oggi, emozionato. Conclude il suo intervento lanciando un appello: “Ci sono quasi 500 milioni di bambini che vivono in zone di conflitto, altri milioni che non vedranno mai la Terra Promessa: basta sangue, basta guerre. Pace!”.

Jannacci e Massini contro le morti sul lavoro

Si parla del dramma delle morti sul lavoro, davvero tante, troppe. Salgono sul palco Paolo Jannacci e Stefano Massini con “L’uomo nel lampo”, un brano di denuncia sociale di questa tragedia, storia vera di un giovane operaio morto sul lavoro. “Il lavoro porta sotto terra e l’operaio muore come in guerra”: questo un passaggio significativo del testo. Amadeus per sottolineare la gravità di questa piaga del nostro Paese cita alcuni numeri impressionanti: 4 lavoratori ogni giorno non rientrano a casa perché muoiono sul lavoro, sono più di 1400 all’anno. Morti silenziosi di cui nessuno parla. Stefano Massini, primo italiano ad aver vinto un Tony award, conclude l’intervento con un messaggio importante: “Il lavoro è un diritto che non prevede la morte e tutelare i lavoratori è un dovere. Bisognerebbe avere maggiore amore per i diritti, quei diritti che ci spettano, chiunque si sia. Viva la dignità”.

Sabrina Ferilli ritorna all’Ariston per promuovere la sua ultima serie tv, in tre episodi, “Gloria”, una diva decaduta disposta a tutto, dal 19 febbraio su Raiuno. L’attrice romana appare molto a suo agio sul palco, di casa come fosse una delle protagoniste del Festival.

Massimo Giletti saluta dalla prima fila e segnala un appuntamento imperdibile per il 28 febbraio: in prima serata su Raiuno presenterà “La Tv fa 70”, si festeggiano i 70 anni della Rai, si racconta la storia della Tv.

A sorpresa, ma anche no, un Gianni Morandi sempreverde al Festival

Altro adorato veterano di questo palco, doveva essere una sorpresa, ma in realtà lo si era capito da giorni…sapevamo tutti che Gianni Morandi era atteso all’Ariston. Duetta con una divertita Teresa Mannino, intonando un classico, ancora molto attuale e adatto, purtroppo, anche ai nostri tempi: “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”. Il Vietnam di allora è l’Israele e l’Ucraina di oggi, che permangono in tempo di guerra. Standing ovation. Torna ancora, più avanti nella serata, con la sua “Apri tutte le porte!” e, come dice la canzone, “Stai andando forte!”: inarrestabile, seconda standing ovation.

Torna il Gladiatore, ma questa volta canta

Super ospite della terza serata Russell Crowe che si esibisce con la sua band “The gentlemen Barbers” con la quale farà un tour estivo tutto italiano, partendo dal 23 giugno al Parco Archeologico del Colosseo.

Dopo la performance canora scambia due chiacchiere con i conduttori. Nessun imbarazzo, si scherza piacevolmente e l’attore appare a suo agio, in un clima molto diverso rispetto a quanto accaduto mercoledì sera con Travolta. Persino Russell fa riferimento all’imbarazzante esibizione del collega col famigerato Ballo del Qua Qua. Si congeda regalandoci una celeberrima citazione cult: “Al mio segnale scatenate l’inferno!”.

Ospite Edoardo Leo, promozione film e monologo

Protagonista di Cinema e Tv, Edoardo Leo sul palco di Sanremo, presentato da Amadeus, promuove la sua nuova produzione Rai “Il clandestino”. In tv dall’8 aprile. Segue un monologo che termina con una bellissima citazione di Karl Kraus: “Quando il sole della cultura è basso anche i nani sembrano giganti”.

Ecco la TOP FIVE – TELEVOTO E RADIO

1. ANGELINA MANGO con La Noia
2. GHALI con Casa mia
3. ALESSANDRA AMOROSO con Fino a qui
4. IL TRE con Fragili
5. MR. RAIN con Due altalene

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