Bergamo. Carnevali, sciolta la riserva sulla sua lista civica: incontri e colloqui per scegliere chi ne farà parte. Quello che inizialmente poteva sembrare un punto di domanda, in realtà, si è ben presto trasformato in certezza. Anche Elena Carnevali, candidata sindaco per le amministrative a Bergamo nel 2024, avrà la sua lista, come è consuetudine. E come del resto sarà per Andrea Pezzotta, già uscito allo scoperto con tanto di logo e, così si dice, a buon punto. Il dado è tratto.
L’iniziale e presunta reticenza, infatti, legata più che altro ad una possibile sovrapposizione con la “Lista Gori per Carnevali”, sembra essere ampiamente superata, con grande soddisfazione di buona parte del partito, da sempre favorevole alla questione. Largo dunque ai colloqui e agli incontri che i fedelissimi dell’ex deputata Dem stanno portando avanti, sia insieme a lei che in forma autonoma. Carnevali è infatti ancora ricoverata in ospedale a seguito di un incidente che lei stessa ha definito non grave, ma la degenza, raccontano i ben informati, non le sta impedendo di lavorare: telefonate e messaggi per coltivare rapporti e continuare, anche se da lontano, a tenere le redini di una campagna elettorale che, come lei stessa ha promesso, tornerà a vivere dal vivo il prima possibile.
Nel frattempo, ad intessere relazioni e a darsi da fare per cercare di intercettare i 32 civici, sembrano essere scesi in campo anche i vertici del partito, pronti a perorare la causa e a favorire segnalazioni e suggerimenti per aiutare nella ricerca di figure di rilievo pescate da svariati mondi: da quello del sociale, vicinissimo alla candidata anche per via del suo trascorso politico, a quello della sanità, passando per le libere professioni. E, alla regia, così si dice, Alessandro Redondi, indicato dalla candidata e dai piani alti del partito come referente primo. Un fedelissimo, proprio come fu Maurizio Betelli, nel 2014, per Gori.
La lista civica di Carnevali, per come è stata pensata e strutturata, sembrerebbe poi seguire le orme dell’allora lista Bruni, voluta durante la campagna elettorale del primo mandato Gori. Una decisione, dunque, che viaggia chiaramente nella dimensione di rafforzare il peso specifico e politico della civica stessa, grazie al traino di un parterre di valore di civici che, proprio perché senza tessera di partito in tasca, potrebbero aiutare Carnevali ad allargare il suo bacino di consensi, pescandone anche in realtà lontane dalla sua comfort zone.
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