Bergamo. “Dalla Giunta Tentorio solo amnesie e suggestioni, ma pochi fatti”. Senza dimenticare la tabella esposta sul tabellone dell’aula consiliare durante il terzo e ultimo giorno di discussione sul Bilancio di Previsione in sede di Consiglio Comunale: un riepilogo, per colonne e per cifre, dei numeri dell’amministrazione Gori messi a confronto con quelli dell’allora Giunta di cui Andrea Pezzotta, oggi candidato sindaco della coalizione di centrodestra, fu assessore all’Urbanistica. Non l’ha certo toccata piano Francesco Valesini, assessore alla Riqualificazione del Comune di Bergamo, quando, a microfono aperto, durante il suo intervento, ha messo l’accento sulla pochezza degli interventi fatti in cinque anni di mandato a firma dell’attuale minoranza e di contro la marcia ingranata dalla sua attuale compagine.
“Rispetto ai 25 milioni della Giunta Tentorio, di cui Pezzotta faceva parte in qualità di assessore all’Urbanistica, la nostra amministrazione ha generato impegni e interesse pubblico, grazie a interventi urbanistici e riqualificazioni urbane, frutto anche di un felice partenariato tra pubblico e privato, al netto dei fondi percepiti dal PNRR, ben 315 milioni di euro. L’unico intervento incompiuto, al momento, rimane la Montelungo, sul quale ho davvero un rammarico. E su questo argomento quello che mi auspico che si lavori, insieme e nell’imminente futuro, per il bene della comunità, continuando ad impegnarci per immaginare, per quell’edificio, una destinazione d’uso che sia e continui ad essere quella relativa ad uno studentato”.
Parole arrivate dritte al diretto interessato che non è rimasto a guardare: “Ho letto i commenti fatti dall’assessore Valesini rispetto ad una mia possibile amnesia sui fatti del passato – ha raccontato Pezzotta –, e ci tengo a dire che, in primis, non trovo molto elegante il fatto che si parli pubblicamente di una persona che non era presente e che, come tale, non era nelle condizioni di poter replicare.
Detto questo, nel dubbio che mi fosse sfuggito qualcosa, stamattina sono passato davanti alla Montelungo per vedere se era successo qualcosa di nuovo e l’ho trovata esattamente come era ieri e come l’avevamo lasciata dieci anni fa. Quindi non riesco proprio a capire perché parlare di amnesia. Ho visto poi questa tabella piena di numeri volta a fare un paragone tra l’attuale amministrazione e quella Tentorio e in merito ricordo, ancora una volta, che la Giunta di cui ho preso parte aveva 100 milioni di euro di disponibilità bloccati per via del Patto di Stabilità, situazione che, di contro, non è mai appartenuta, nemmeno un giorno, a quella di Gori. Un provvedimento che ci ha impedito di realizzare qualsivoglia intervento avevamo in programma e che è stato rimosso quando il centrosinistra ha vinto le elezioni. Fare il paragone tra le due epoche è dunque totalmente improprio.
La Montelungo, poi, è un edificio fondamentale per la nostra città, soprattutto per la funzione che dovrebbe avere, quella dello studentato. Sulla destinazione d’uso non c’è alcun dubbio, è sacrosanta. La nostra Università ha bisogno come l’aria di nuovi alloggi per i giovani perché, e lo ripeto, le nuove generazioni e il loro futuro sono al centro del mio pensiero e avranno un ruolo di prim’ordine nel mio programma elettorale.
Peraltro ho avuto modo di incontrare anche il Rettore per cercare con lui di capire il perché di questa situazione. A lui ho raccontato della mia assoluta volontà di considerarla una priorità: se diventerò sindaco chiederò di avere sulla scrivania un fascicolo costantemente aggiornato. Bisogna arrivare in fondo a questa vicenda perché, anche se la burocrazia ha fatto la sua parte in senso negativo, non dobbiamo aspettare altri dieci anni per risolvere la vicenda. Direi che se i risultati sulla Montelungo sono questi, è meglio che l’amministrazione si prenda una pausa”.
“E rispetto al tema dell’amnesia ci tengo anche a sottolineare che l’unica di cui si può parlare è quella su Sant’Agata, realtà peraltro contemplata nella tabella, perché fui proprio io a garantire l’edificio alla città in forma gratuita. Nel 2012 è stata acquisita nel patrimonio di Bergamo senza nessun esborso grazie alla concessione fatta dal Demanio”.
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