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Consiglio comunale

Il futuro del mercato di via Spino, Gori: “Commercianti a piano terra e sopra un parcheggio a due piani”

Presentazione del Bilancio di Previsione e del Piano delle Opere Pubbliche, oltre agli ordini del giorno della minoranza. Ribolla: "Più fondi su sicurezza, illuminazione e manutenzione e meno alle Zone 30"

Bergamo. Proroga del canone agevolato, in termini di occupazione del suolo pubblico, per i commercianti del Mercato di via Spino per l’anno 2024. Una delibera in materia di commercio a firma del sindaco Giorgio Gori che trova l’approvazione della maggioranza, nonostante le critiche della Lega. Presentato anche il Bilancio di previsione con una disamina da parte dell’assessore competente nonché vice sindaco Sergio Gandi, il Piano delle opere pubbliche per voce degli assessori Francesco Valesini, Marzia Marchesi e Loredana Poli, per poi passare agli emendamenti e agli ordini del giorno collegati al Bilancio e al Pop a firma delle minoranze.

Spettatore della seduta di Consiglio Comunale Andrea Pezzotta, candidato sindaco del centrodestra, in aula per la prima volta dopo la nomina.

Il mercato di via Spino

Dopo l’esposizione del sindaco Gori, con delega anche al Commercio, voce agli interventi della minoranza. “Il mercato ha una sede inadeguata, è difficile trovare posto per mettere la macchina, è un’area congestionata. Più che un provvedimento ponte, come questo, servirebbe una decisione diversa – così Enrico Facoetti, Lega.

“La nostra proposta, quella che inseriremo nel programma del centrodestra in campagna elettorale, è quella di utilizzare nella giornata di lunedì, anche l’area del Piazzale Alpini, per mettere una seconda fascia di bancarelle – così Gianfranco Ceci, Forza Italia –. Potremmo infatti immaginare questa soluzione, unita a quella del Sentierone, per togliere il mercato da un deserto di cemento e di asfalto”.

Danilo Minuti, Bergamo Ideale: “Ricordo le 350 firme depositate per non fare il mercato in via Spino. Che, insieme al malcontento di alcuni commercianti, dimostrano che la scelta non è stata poi così condivisa dagli addetti ai lavori. In quel luogo il mercato non funziona. Ne va trovato uno diverso perché possa tornare ad avere una dimensione più centrale e partecipata”.

“Concordiamo sull’opportunità di calmierare il canone: tra pandemia e cantieri stradali il mercato ha subito anni difficili, ma la nuova viabilità che collegherà via Autostrada con via Zanica (area ex Federici) e la conseguente apertura del sottopasso alla rotonda della Coop aiuterà anche la fruizione del mercato – così Oriana Ruzzini (APF) -. La minoranza polemizza sull’area di via Spino ma l’area era stata scelta ascoltando le associazioni di categoria e il quartiere Carnovali. Altra informazione errata data dalla minoranza: non è vero che è stata soppressa la navetta per via Spino. Nei primi mesi la navetta era gratuita poi è stata sostituita dalla linea Atb MK, attivata ad hoc e tutt’ora operativa ogni lunedì mattina. Non credo che l’idea di spostare il mercato in via Gavazzeni, come suggerisce la Lega, sia sensata. Via Gavazzeni, tra polo scolastico e Humanitas è già molto congestionata, nonché oggetto delle trasformazioni di Porta sud.

La replica di Gori sul perché della scelta di via Spino e la previsione di miglioramento dell’area secondo quanto già previsto nel Pop: “Prima di decidere per via Spino abbiamo valutato attentamente una serie di aree della città, compresa quella di Porta Sud, tra le quali la zona vicina alla Croce Rossa o le Piscine. Via Spino ha un difetto di collegamento? Sì, ma verrà eliminato nel momento in cui verrà realizzata la pista ciclopedonale a compensazione della riqualificazione dell’area ex Federici. Insieme a questo sono previsti la creazione di parcheggi e altri stalli, e l’incremento di una linea di trasporto, peraltro già esistente, potenziata con una seconda fermata. 

Abbiamo immaginato una serie di migliorie per rendere l’area più idonea, tra le quali la realizzazione di parcheggio in struttura che moltiplicherebbe la possibilità di sosta e la renderebbe più capiente. La zona dedicata al mercato rimarrebbe quella a raso, a livello terra, ma con altezze gradevoli, ovvero due piani dediti alla sosta. Questo risolverebbe il problema delle temperature estive e delle giornate piovose perché di fatto il mercato avrebbe un tetto. Ricordo che il Piazzale degli Alpini non è una soluzione giusta perché può ospitare, al massimo, 35 bancarelle, le stesse tra l’altro presenti oggi Sentierone. Mentre l’area di via Spino ha una capienza pari a 190 unità”.

Gli emendamenti al Bilancio e al Pop

Spazio, poi, nella prima delle tre serate dedicate al Bilancio alla presentazione degli emendamenti. In apertura Monica Corbani (APF) presenta, per conto della maggioranza, il documento che contiene la richiesta di una corsia reversibile con l’installazione di portali a Pontesecco nel tratto tra le vie Raboni, Biava e Maresana per un importo complessivo di 400mila euro. Arriva anche la richiesta anche di incrementare di 150mila euro il gettito per la riqualificazione di strade, spazi aperti, zone ciclopedonali e e Zone 30 per scuole e quartieri, portando così l’investimento da 350mila euro a 500mila euro.

Alberto Ribolla, per la Lega: “Presento una serie di proposte, tra emendamenti e ordini del giorni collegati al Bilancio, che prevedono 100mila euro di investimento per l’aumento dell’illuminazione pubblica, fondi maggiori per alberature e cura degli arbusti, per le asfaltature oltre alla riqualificazione di via Garibaldi. Più attenzione anche all’ex Matteo Rota, braccio operativo dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, volto a diventare una Casa della Comunità. Che, come tale, deve essere degna. Quelli che ho presentato non sono documenti frutto di una politica di ostruzionismo, ma possibili secondo una revisione e una riduzione di alcuni capitoli del Bilancio, come ad esempio il taglio degli investimenti sulle Zone 30 o quello per la creazione di una zona umida alla Grumellina“. Ribolla chiede anche 100mila euro dai Servizi generali all’Ordine pubblico e Sicurezza per garantire l’acquisto del taser per la polizia locale.

Luisa Pecce chiude invece gli interventi della prima serata invitando la Giunta a ripensare all’alienazione di una parte dell’ex convento del Galgario, a presentare il nuovo progetto riguardante la passerella di Boccaleone, cercando di affidare gli oneri di riqualificazione a RFI. Sempre in tema Pop, poi, chiede la “riqualificazione integrale delle colonne e della pavimentazione perimetrale del Lazzaretto, eliminando i 600mila euro dell’intervento della palestra dell’Istituto comprensivo Santa Lucia in via Grataroli e riducendo di 400mila euro, da un milione e cinquantamila euro a 650mila euro, l’intervento straordinario di sistemazione e adeguamento impiantistico di sicurezza Palazzo Uffici”.

Di inserire il restauro delle Mura Venete eliminando la voce “Manutenzione straordinaria serramenti edifici istituzionali” per 350mila euro. E di investire nella riqualificazione del complesso di San Vigilio tagliando di 200mila euro, da 350mila a 150mila il capitolo riqualificazione di strade, spazi aperti, percorsi ciclopedonali e zone 30 scuole e quartieri oltre a quello relativo all’adeguamento alle norme di prevenzione incendi del secondo lotto del chiostro di San Francesco. Spostare infine, come tempistica di progettualità, dal 2026 al 2024 il restauro della Torre del Galgario, a spese della zona umida prevista alla Grumellina.

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