Mapello. Qualcuno, sui social, lo ha già ribattezzato il “Fleximan della Piana di Mapello”. Ignoti nella notte tra sabato 27 e domenica 28 gennaio hanno abbattuto il palo e danneggiato la telecamera e il semaforo del “rosso stop” che si trova in via Gromo, nelle vicinanze dell’omonima villa.
“Lo avevamo installato da poco, nemmeno era in funzione – commenta sconsolata la sindaca Alessandra Locatelli -. Il Comune ha pensato a questo impianto non per vessare i cittadini a suon di multe, ma per via delle tante segnalazioni arrivate da parte di chi è stanco di vedere automobilisti che passano sistematicamente con il rosso, mettendo a rischio la loro incolumità e quella degli altri. Chiamatelo ‘Fleximan’ o come volete: quel che è certo, è che chi commette un gesto simile non si rende conto del danno che arreca alla collettività”.
Dalla zona del Santuario della Madonna di Prada (dove nella notte si sono verificati altri vandalismi, con una decina di tavolini divelti) parte un sentiero che sbuca proprio all’altezza dell’impianto danneggiato. “Credo si tratti delle stesse persone – aggiunge la sindaca -. Metteremo a disposizione dei carabinieri le immagine delle telecamere per cercare di risalire ai responsabili”.
Un caso simile si è registrato soltanto pochi giorni fa tra Albano Sant’Alessandro e Brusaporto, dove è stato abbattuto un autovelox. In Italia è diventata ormai quasi quotidiana la conta di episodi analoghi, mentre i responsabili di questi atti sono diventati protagonisti della cronaca, ribattezzati sotto un unico nome: ‘Fleximan‘. In Piemonte, per esempio, è stato identificato e denunciato un 55enne residente in un comune del Verbano, mentre in Veneto resta ancora avvolta nel mistero l’identità di chi ha distrutto in 8 mesi circa 15 dispositivi.
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