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Dall'1 luglio 2022 al 30 giugno 2023

Inaugurazione dell’anno giudiziario: aumentano omicidi in famiglia, morti sulle strade e furti

Dalla relazione predisposta dalla procura emerge un quadro stabile rispetto ai reati commessi nella nostra provincia. Più denunce per violenza sessuale, ma sono maggiori i casi archiviati

Bergamo. Aumento degli omicidi stradali, degli omicidi colposi, dei furti, delle lesioni colpose sul lavoro, delle violenze sessuali, dei furti, delle estorsioni, delle truffe, dell’usura. Sono questi i dati che saltano subito agli occhi nella relazione preparata dalla procura di Bergamo per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, che si è tenuta sabato 27 gennaio a Brescia.

Il periodo in esame va dall’1 luglio 2022 al 30 giugno 2023 e, da quanto si legge, “l’andamento generale del fenomeno criminoso si è mantenuto pressoché costante rispetto al periodo precedente“.

Anzi, dall’analisi dei numeri forniti dalle varie forze di polizia operanti sul territorio, emerge una riduzione dell’attività criminale in Bergamo e Provincia.

Omicidi volontari

Gli omicidi volontari sono diminuiti passando da 9 a 7 con autori noti, da 3 a 5 con autori ignoti. Si rileva soprattutto, nel periodo preso in esame, un aumento degli omicidi consumati in ambito familiare. Sono 4 quelli registrati dall’inizio di luglio 2022 alla fine di luglio 2023.

Omicidi stradale e omicidi colposi

Un incremento importante si è registrato rispetto agli omicidi stradali. Nel periodo preso in considerazione sono 44 le persone decedute in seguito ad incidenti, 15 in più rispetto al periodo precedente. Sedici casi in più rispetto all’anno precedente per quanto riguarda gli omicidi colposi, che passano da 30 a 46.

Aumentano i furti

Nel periodo di riferimento i furti registrati sono stati in totale 9.192 di cui 1206 a carico di noti, mentre 7986 a carico di ignoti. L’anno precedente se ne erano registrati 622 in meno, ovvero 8570 di cui 1238 a carico di noti e 7332 a carico di ignoti. Questo incremento è dovuto anche “alla carenza di risorse (l’Arma dei Carabinieri presenta vistosi vuoti in una pianta organica già insufficiente, come pure le altre forze di Polizia) che limita l’efficacia dell’azione di repressione, specie nell’individuazione dei responsabili di reati in alcuni casi anche gravi”, come riportato nella relazione.

Organizzazioni criminali

Preoccupa la “specializzazione” di gruppi etnici stranieri in determinati settori criminali: rumeni nei furti in abitazione, maghrebini e albanesi nel traffico di droghe, prevalentemente leggere quanto ai primi e pesanti quanto ai secondi, albanesi nello sfruttamento della prostituzione. Sul fronte italiano scrivono i carabinieri nella loro relazione: “Fra le organizzazioni che spiccano per capacità strutturale e organizzativa ci sono quelle facenti capo alle compagini criminali calabrese e albanese, i primi spesso in contatto con quelle siciliane. La presenza di cosche di ‘ndrangheta calabrese è del resto storicamente dimostrata da indagini di Polizia giudiziaria che hanno messo in evidenza come queste siano impegnate soprattutto nell’inserirsi in vari settori dell’economia e in particolare nel campo dell’edilizia, della ristorazione e della gestione di locali notturni, attività che, unitamente al traffico di stupefacenti, hanno permesso alle consorterie criminali una consistente azione di infiltrazione e radicamento nel tessuto sociale ed economico locale. Infatti operano nel settore imprenditoriale prescelto seguendo schemi e metodi tipicamente mafiosi che prevedono la prevaricazione di appartenenti all’imprenditoria locale mediante atti intimidatori e di concorrenza sleale”.

Droga

Sono più di 400 i chili di sostanza stupefacente sequestrata nel corso del periodo di riferimento, in netto aumento rispetto a quello precedente. “Il fenomeno – scrive la Divisione Anticrimine della questura di Bergamo – è particolarmente radicato nel territorio sia per la presenza di arterie stradali di notevole utilizzo, sia per la presenza dell’aeroporto dove sono stati spesso individuati in fase di arrivo dall’estero dei cosiddetti “ovulatori” o “muli”.

Reati Economici

Sono molteplici le indagini della Guardia di Finanza rispetto alle frodi fiscali perpetrate attraverso l’emissione di fatture false, compensazione di crediti fittizi, riciclaggio, intestazione fittizia e bancarotta fraudolenta. Di grande rilievo appare sempre il fenomeno dell’evasione fiscale nelle sue varie forme. Scrivono le Fiamme Gialle: “Nel periodo di riferimento sono stati complessivamente segnalati agli Uffici dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competenti per il recupero a tassazione: 356.543.288 euro di base imponibile netta, che hanno prodotto una stima di imposta
evasa per 83.010.410 euro; 164.234.798 euro di maggiore imposta constata IVA. Le persone denunciate per reati fiscali sono state 356.

I finanzieri hanno segnalato elementi per l’adozione di misure cautelari reali per 64.390.445 euro, mentre sono stati sottoposti a sequestro 20.113.005 euro. Hanno proposto il sequestro di 60.835.090 euro; su disposizione del gip, hanno effettuato sequestri per 17.471.494 euro. Gli evasori totali scoperti sono stati 82; 57 i lavoratori in nero individuati, 2.281 quelli irregolari. 

Maltrattamenti in famiglia, stalking e violenza sessuale

Numerosi sono stati i procedimenti in materia di maltrattamenti in famiglia e stalking ed in materia di violenza sessuale. Nei casi in cui è stato costatato un pericoloso rischio di recidiva di condotte in danno della persone offese sono stati richiesti con tempestività ed accolti dal gip provvedimenti a tutela della vittima quali l’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento e nei casi più gravi è stata applicata la custodia cautelare in carcere.

Sono stati richiesti 61 incidenti probatori, 74 proroghe di termini di indagini preliminari e 95 richieste di misure cautelari, tra carcere e altre.

Sono stati iscritti a carico di ignoti per la stessa materia 201 procedimenti e ne sono stati definiti 161, di cui 76 passati ad altro registro e 66 archiviate perché infondate o rimasto ignoto l’autore. Relativamente ai reati contro i minori e di natura sessuale contro i minori, risultano 21 procedimenti iscritti, in aumento nel raffronto tra i periodi (7 nel periodo precedente). Sono stati registrati 2 casi di violenze di gruppo, pure in aumento rispetto all’anno precedente, così come in aumento risultano i procedimenti iscritti per reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione minorile e anche dei reati di pornografia minorile, questi ultimi più che raddoppiati (7 rispetto a 3).

Le violenze sessuali registrate sono 198 rispetto alle 145 dell’anno precedente: c’è più propensione alla denuncia, ma sono anche molte di più le archiviazioni.

Infortuni sul lavoro

Nella relazione si legge: “Nonostante le numerose attività di controllo eseguite, anche in collaborazione con i Reparti Specializzati dell’Arma, la Direzione Provinciale del Lavoro e le competenti A.T.S., che hanno sottoposto ad una costante azione di vigilanza i numerosi cantieri edili dislocati nella provincia al fine di verificare il rispetto delle normative di sicurezza nel periodo in disamina, nella provincia, si sono registrati n. 4 incidenti sul lavoro con conseguenze mortali (6 nel periodo precedente), definiti tutti con richiesta di rinvio a giudizio. 81 sono stati i procedimenti iscritti per lesioni, in discreto aumento rispetto all’anno precedente, dove erano stati iscritti 68; trattasi di procedimenti per lo più definiti con decreto penale di condanna e archiviazione, mentre solo 3 sono andati a giudizio ordinario”.

In realtà i canteri ispezionati sono stati 10 nel periodo preso in esame, e 10 le violazioni di prevenzione riscontrate: le persone denunciate sono state 9. Salgono anche le lesioni colpose sul lavoro, che passano da 68 a 81.

 

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Reati ambientali

Si è registrato un incremento di procedimenti iscritti per inquinamento atmosferico (14 rispetto a 9) mentre si assiste a una diminuzione quanto ai procedimenti iscritti per inquinamento delle acque (7 rispetto a 11).
Aumentati in modo significativo sono anche i procedimenti per reati in materia di rifiuti: 70 rispetto a 53 per il periodo precedente.

Carenza di personale

Il procuratore segnala e lamenta una cronica insufficienza di personale. In procura sono attivi 16 magistrati su 18 previsti, ma ancora più grave è la mancanza di personale amministrativo: si registra una scopertura del 50% dei cancellieri, del 30% degli assistenti giudiziari, del 50% dei conducenti di automezzi, del 60% degli ausiliari. Insufficiente anche la polizia giudiziaria “vista la mole di attività d’indagine in costante crescita”.

Intercettazioni

Nel periodo in questione sono state autorizzate 333 intercettazioni e sono stati spesi 1.110.060 euro, mentre nel periodo precedente ne sono state autorizzate 410 per 952.853 euro.

Notizie di reato

Le notizie di reato pendenti a inizio periodo sono 14.326, a fine periodo 15.206. Quelle sopravvenute sono 13.854 mentre quelle esaurite 12.974.

La sezione gip/gup ha archiviato 5.759 procedimenti, i rinvii a giudizio sono stati 995, 1880 le richieste di condanna, per 142 indagati è stato chiesto il giudizio immediato, i patteggiamenti sono stati 37, le assoluzioni 11.

I processi con rito direttissimo sono stati 342, 1305 i giudizi ordinari, 161 le convalide di fermo o arresto, 9 le riaperture delle indagini e 64 gli incidenti probatori.

Sono state richieste 219 custodie cautelari in carcere, 67 quelle agli arresti domiciliari.

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